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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09102018-170630


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FUSCHETTO, MARCO
URN
etd-09102018-170630
Titolo
SAVR vs TAVI: un'analisi comparativa di cost effectiveness
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
  • TAVI
  • SAVR
  • analisi comparativa
  • cost effectiveness
Data inizio appello
01/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/10/2088
Riassunto
Nel nostro presente storico si continua a parlare di salute e benessere, soprattutto in relazione all’aumento del percorso medio di vita della popolazione: l’attenzione dei ricercatori si è recentemente focalizzata su nuove possibilità di miglioramento dello stato di salute di pazienti affetti da patologie degenerative, tenendo in considerazione il rapporto costo-efficacia delle nuove tecniche mediche per permettere agli enti sanitari di sfruttarle al meglio.
Questo elaborato si occupa di stabilire l’efficienza dei metodi di trattamento della stenosi aortica, che si configura come la patologia cardiovascolare più diffusa nel mondo occidentale, soprattutto su pazienti d’età avanzata. L’incidenza di questa malattia in Europa e in Nord America ha reso possibile un avanzamento progressivo delle tecniche di cura in vista di migliorare le prospettive di vita di chi ne è affetto, permettendo, sulla base di uno specifico processo decisionale, di intervenire sulla valvola aortica stenotica che causa una disfunzione del flusso della gittata cardiaca dal ventricolo sinistro all’aorta e sostituirla con una protesi meccanica o biologica secondo diversi approcci d’intervento. Trattandosi di una malattia altamente connessa a rischi procedurali, è necessario tenere in considerazione anche comorbidità che affliggono il paziente, fattori che lo escludono dal sottoporsi ad un’operazione, la variabilità e la fenomenologia dei sintomi legati alla patologia (secondo diverse scale di valutazione) al fine di avere un quadro complessivo delle possibilità di guarigione e di un progresso concreto della cartella clinica di chi ne è affetto.
Il primo capitolo è una breve retrospettiva sulla stenosi aortica, sulle sue cause e sui suoi effetti su pazienti sintomatici ed asintomatici. Nel corso dello stesso, si valutano i diversi tipi di trattamento e le loro tecniche, non trascurando i vantaggi ed i punti deboli dei diversi generi di valvola prostetica utilizzati in caso di intervento. Emergono dati a confronto che dipingono un quadro di benefici e svantaggi legati all’una o all’altra procedura per comprendere le implicazioni che può avere una tecnica rispetto all’altra sui diversi gruppi di pazienti in base al tasso di rischio, all’età e a specificità cliniche. Dato che, tuttavia, non esistono ancora studi onnicomprensivi in materia di parametri quantitativi e qualitativi sugli effetti dei diversi trattamenti, è bene ricordare che ognuno degli articoli analizzati ha dei limiti dati dalla mancanza di fonti, dalla elaborazione di dati parziali e, per ciò che concerne i testi meno recenti, dal numero di database a disposizione per la redazione.
L’obiettivo ultimo del lavoro è, tuttavia, quello di stabilire in termini di cost-effectiveness quanto l’approccio di cura più innovativo e meno invasivo, la TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), risulti economicamente vantaggioso rispetto al trattamento medico e, in maggior misura, all’intervento a cuore aperto o SAVR (Surgical Aortic Valve Replacement). Il secondo capitolo analizza una serie di articoli clinici redatti in funzione di valutare i pro e i contro legati alla TAVI (e ai due fondamentali approcci d’accesso, transfemorale e transapicale) e alla SAVR in termini finanziari: a partire dalle linee guida sulle due procedure, descritte nel primo capitolo, ci si sposta sulla valutazione della TAVI in qualità di procedura alternativa alla SAVR, soprattutto su pazienti ad alto rischio chirurgico, esaminandone l’impatto economico come strumento di supporto al processo decisionale che ne concerne il suo impiego. Le spese legate al trattamento transcatetere sono assai elevate rispetto a quelle della chirurgia tradizionale, che continua ad avere il primato rispetto a questo approccio più attuale. Tuttavia, si ammette il ridotto costo delle spese di degenza successive ad un intervento TAVI rispetto alla SAVR: ciò nonostante, il tema della sostenibilità economica di questo tipo di procedura rimane attuale e gli studiosi, nel corso degli anni, hanno identificato quale gruppo di pazienti possa trarre maggior vantaggio nel recupero clinico non soltanto in funzione di una spesa notevole per la sanità (pubblica o privata che sia), ma anche in relazione ad un generale miglioramento della qualità di vita in seguito all’operazione.
Andando al di là degli aspetti strettamente quantitativi, essenzialmente legati ai costi procedurali e di degenza post-operatoria di cui ci si occupa nel corso del secondo capitolo di questa tesi, si passa dunque ad una valutazione della QoL (Quality of Life) conseguente alla TAVI, interrogandosi sui miglioramenti post-operatori e sui benefici evidenti nel corso delle varie fasi di follow-up, considerando le comorbidità ed il tasso di mortalità non necessariamente legati alla procedura in sé. Da questo punto di vista, il quadro complessivo risulta meno critico: infatti, i vantaggi e le possibilità di guarigione offerte dalla TAVI si mantengono buoni rispetto alla concorrenza, soprattutto su pazienti a rischio intermedio e alto. La difficoltà principale consiste nel tenere in considerazione tutti i fattori relativi ad un possibile miglioramento dei parametri di vita in relazione non soltanto ai diversi approcci di accesso TAVI, ma anche alle diverse modalità di reazione dei gruppi di pazienti, che possono essere variabili.
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