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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09102015-002229


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CRISTALLI, CLAUDIA
URN
etd-09102015-002229
Titolo
L'immaginazione scientifica. Uno studio del contesto della scoperta
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
correlatore Prof. Barrotta, Pierluigi
correlatore Prof. Mugnai, Massimo
relatore Prof. Ferrarin, Alfredo
Parole chiave
  • progresso
  • immaginazione
  • evoluzione
  • discovery
  • abduzione
Data inizio appello
28/09/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2085
Riassunto
ABSTRACT The aim of this work is to study the role and purpose of imagination in science. The focus is on the contemporary debate on scientific progress, the specific epistemology of science and the ways of experiment. In the first part, I address the difficulties caused by science's overall success – at the expense of its theories – to the notion of scientific progress, focusing on the well-known analysis between progress and evolution. I maintain that the key-notion of predictability of “facts” is deeply interwoven with the planning capacities on the scientist's side, and that both require imaginative reasoning. In the second part of the essay, I compare the notion of mental experiment to that of factual experiment and propose the absence of a sharp distinction between the two. (This does not amount to conflating the two). I use Peirce's diagrammatic reasoning to show how the one could shade insensibly into the other.

SOMMARIO Il presente lavoro si propone di studiare il ruolo e l'utilizzo dell'immaginazione nella scienza, attraverso l'esame di alcune istanze del dibattito contemporaneo sul progresso scientifico, sullo stato epistemico della scienza e sui modi dell'esperimento. Nella prima parte vengono esaminati alcuni problemi causati dal successo globale della scienza – a discapito delle teorie che la costituiscono – per la nozione di progresso scientifico, con particolare attenzione allo sviluppo dell'analogia tra progresso e evoluzione. La mia tesi è che il parametro, così importante per la valutazione di una teoria scientifica, di “predicibilità” di un fenomeno, ha un legame significativo con la capacità progettuale dello scienziato, e che entrambi richiedono una ragione immaginifica. Nella seconda parte della tesi, metto a confronto la nozione di esperimento mentale con quella di esperimento fisico, proponendo l'assenza di una distinzione rigida tra i due. Questo ovviamente non significa negare ogni differenza. Utilizzo il ragionamento diagrammatico di Peirce per mostrare come il passaggio dall'uno all'altro avvenga con una gradualità che sfuma i confini tra i due.
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