ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09102007-123630


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Lanzillotti, Francesco
URN
etd-09102007-123630
Titolo
La nascita della logica: metodo genealogico e costituzione passiva nella logica trascendentale di Husserl.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
Relatore Prof. Ferrarin, Alfredo
Parole chiave
  • Husserl
  • esperienza
  • giudizio
  • logica
  • logica trascendentale
  • teoria della conoscenza
  • passività
  • attività
  • sintesi passiva
  • metodo genealogico
  • fenomenologia genetica.
Data inizio appello
01/10/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
01/10/2047
Riassunto
Si studia il rapporto tra esperienza e logica nella fenomenologia dell'ultimo Husser, con particolare attenzione alla prima parte di "Esperienza e Giudizio". All'interno del progetto delineato da Husserl in "Logica formale e Trascendentale" si individuano i fondamenti della logica trascendentale e quelli della teoria dell'esperienza. Da una parte, si tratta del regresso dall'evidenza della logica a quella dell'esperienza, dall'altra si tratta della funzione delle sintesi passive nella costituzione dell'esperienza antepredicativa. Si presta particolare attenzione al metodo genealogico che caratterizza la ricerca logica dell'ultimo Husserl. Il metodo genealogico, da considerarsi distinto da quello genetico, è una sorta di metodo della medietà, e si pone come completamento della fenomenologia husserliana.
Il lavoro è diviso in quattro capitoli, a cui vanno aggiunti introduzione e conclusione.

Nel primo capitolo si tratta propriamente del metodo genealogico. Vengono analizzate le caratteristiche teoriche di tale metodo e i rapporti con gli altri approcci della fenomenologia husserliana. In particolare si mostra come questo sia un "metodo medio" tra fenomenologia statica e genetica.

Nel secondo capitolo si studia il quadro complesivo delle ricerche logiche degli anni venti. Con particolare attenzione alle ultime sezioni di "Logica Formale e Trascendentale", si spiega la nascita del progetto husserliano e i suoi fondamenti teorici, tra i quali risultano di grande importanza: la nuova critica dell'evidenza, la critica della logica tradizionale (formale), il "regresso" dalla logica all'esperienza. Su questi capisaldi si basa la nuova logica trascendentale, che può essere vista come studio dell'origine delle idealità della logica formale. Si mostra come, alla luce di questo quadro, sia indispensabile una nuova teoria dell'esperienza, e si mostra come questa possa costituirsi adesso come una vera e propria "analitica dell'esperienza", proprio grazie al mutamento dei rapporti tra logica formale e trascendentale.

Nel terzo e nel quarto capitolo si analizzano i due blocchi della teoria dell'esperienza. Nel terzo, si presta attenzione ai meccanismi passivi che fondano il primo blocco, quello puramente passivo. Si studiano le sintesi associative e il loro strutturarsi. Nel quarto capitolo si analizza il passaggio da passività a attività, con particolare attenzione all' affezione e alla ricettività. In entrambi si presta attenzione ai passaggi di esplicitazione che regolano i rapporti tra uno strato e l'altro della sistematica costitutiva husserlina.
In conclusione, si ricostruisce l'intero quadro della filosofia dell'esperienza husserliana e se ne individuano i punti meno solidi. Si indicano alcuni possibili sviluppi della ricerca condotta, con particolare attenzione a uno "sguardo retrospettivo" alla Critica kantiana.
Nella stesura del discorso si è fatto uso di alcune rappresentazioni grafiche. In particolare, tre tabelle sono mirate al chiarimento della struttura della sistematica costitutiva e dei rapporti tra attività e passività.
File