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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09092014-221740


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SPANEDDA, GIOVANNA
URN
etd-09092014-221740
Titolo
Modelli di Welfare e logiche di intervento nei servizi sociali territoriali: verso una prospettiva di Social Investment? Welfare models and intervention strategies in the local Social Services: toward a Social Investment perspective?
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Villa, Matteo
Parole chiave
  • svantaggio sociale
  • social investment
  • servizi sociali territoriali
  • rischi sociali
  • ricerca di tipo qualitativo
  • processi assistenziali
  • prevenzione
  • politiche sociali
  • non autosufficienza
  • modelli di welfare
  • logiche di intervento
  • integrazione tra servizi
  • equità sociale
  • equità di genere
  • cura
  • dinamiche demografiche e sociali
  • configurazione intergenerazionale
  • cicli di vita
  • anziani
Data inizio appello
20/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro nasce dall'esigenza di mettere a fuoco il modello di welfare e le logiche di intervento che informano il sistema dei Servizi Sociali territoriali, cercando di capire quanto essi, nell’attuale quadro sociale ed economico, siano realmente in grado di sostenere gli individui e le famiglie nei loro percorsi di vita. L’elaborato procede assumendo come riferimento il paradigma del Social Investment e concentrando l’analisi sul modello di organizzazione e sui processi operativi che caratterizzano l’attività dei Servizi Sociali nell’ambito della “Società della Salute del Valdarno Inferiore”. Questa è il modello organizzativo dell'assistenza territoriale socio-sanitaria che la Regione Toscana ha introdotto, con la legge n 40/2005 e successive modificazioni, e finalizzato a sviluppare l’integrazione del sistema sanitario con quello socio assistenziale. L’obiettivo, a cui il testo si dedica nella seconda parte, è proprio quello di capire quanto l’operatività dei servizi sociali, nell’ambito di tale modello organizzativo e del territorio sopra indicato, si avvicini o si discosti dai principi del Social Investment e con quale ricadute in termini di efficacia degli interventi stessi.
Necessaria premessa a questa analisi è il lavoro di contestualizzazione dei sistemi di welfare a livello europeo e nazionale, che viene condotto nella prima parte. Nel primo capitolo si descrivono, infatti, i caratteri salienti dei principali modelli di welfare europeo, facendo particolare riferimento al sistema di regolazione tra Stato, famiglia e mercato, in essi presente, ed evidenziando come esso abbia inciso sul processo di trasformazione che ha interessato il welfare nel corso dei decenni. L’attenzione si appunta in modo particolare sul sistema di welfare italiano e sulle sue particolari caratteristiche, in comparazione con gli altri sistemi di welfare europei, cercando di capire, nel secondo capitolo, quanto esso sia “attrezzato” per rispondere alle nuove sfide demografiche e sociali che stanno investendo l’Europa. Questa riflessione viene condotta a partire dall’analisi dei dati demografici di Eurostat ed Istat, dall'analisi dei dati di spesa e facendo riferimento alle riflessioni, elaborate dalla letteratura sulla relazione intercorrente tra dinamiche demografiche e politiche pubbliche. La seconda parte del testo si concentra sull'attività di ricerca finalizzata all'analisi del modello di welfare presente nel Valdarno Inferiore e delle logiche di intervento che lo caratterizzano. L’indagine, condotta a partire dall'analisi e riflessione sugli interventi specificamente attivati nei confronti della popolazione anziana, mantiene sullo sfondo le politiche sociali rivolte alla totalità della popolazione ed è basata sulla pianificazione e conduzione di due Focus Group, utilizzando in un caso il metodo delle “vignette” e nell’altro quello del “problem setting”. I risultati della ricerca, descritti nel quarto capitolo, evidenziano come in realtà il sistema dei servizi sociali territoriali non riesca ancora ad affrancarsi dai condizionamenti del Welfare nazionale e dal suo modello culturale: sussidiarietà passiva, familismo, categorizzazione e frammentazione degli interventi hanno in questo ambito ancora un ruolo. Ma al tempo stesso l’analisi condotta nei focus group, mantenendo sullo sfondo il paradigma del Social Investment, ha consentito agli operatori di ragionare per differenza, di mettere in discussione le logiche dell’attuale modello dei servizi e immaginare percorsi per un possibile cambiamento.

Welfare models and intervention strategies in the local social services of Valdarno Inferiore: toward a Social Investment perspective?


The scope of this thesis is to bring into focus the local social welfare system and its intervention strategies, and to evaluate whether they are really able to sustain individuals and families in their walks of life, within the current economical and social framework.

This report adopts the paradigm of “Social Investment” as a reference point, and concentrates its analysis on the organizational model and operational processes currently used by Social Services in the domain of the “Società della Salute del Valdarno Inferiore.” This organization for programming and managing local social services and healthcare was created by the Tuscany Region in 2005, aimed at the integration of the healthcare system with that of social services.

In order to contextualize the analysis, Chapter One looks at European Welfare and describes the salient characteristics of the primary European models, focusing on the regulatory system of relations between State, family, and economy, and on its role in transforming the welfare system over time.

Chapter Two pays particular attention to the Italian welfare system and its important characteristics, compared to other welfare systems in Europe, seeking to determine if the Italian system is equipped to respond to the new demographic and social challenges facing Europe. Observations are made based on demographic data from Eurostat and Istat (European and Italian census), budget data, and on literature about the relations between demographic dynamics and public policy.

The second part of the paper looks at the social welfare model of the Valdarno Inferiore and its intervention strategies. Chapter Three is devoted to a study, conducted by two focus groups of social workers, centering on concrete cases involving the elderly, without losing sight of the rest of the population. The research uses the “vignette” method in one case, and in the other, “problem setting.”

The results of the study, described in Chapter Four, reveal how the local social services, as a whole, have not yet become free from the conditioning of National Welfare, nor from its cultural model. What has emerged from this research is that passive subsidiarity, familism, categorizing people, and fragmenting interventions all have a role, and need to be addressed. At the same time, the study allowed the focus group, through discussion and reflection, with the paradigm of “Social Investment” in the background, to question the principles of the current system of social services, and to imagine a possible change.

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