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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09082015-152355


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MATINA, CRISTOFORO
URN
etd-09082015-152355
Titolo
IL LIBERO CONVINCIMENTO DEL GIUDICE NELL'IMPATTO CON LA PROVA SCIENTIFICA.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Dott. Bresciani, Luca
Parole chiave
  • Prova scientifica
  • Libero convincimento
  • Peritus peritorum
Data inizio appello
28/09/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Molto si è discusso intorno ai rapporti tra scienza e diritto. Invero, il dibattito intorno alle relazioni intercorrenti tra conoscenza giudiziaria e conoscenza scientifica è alquanto risalente, se si pensa che uno degli scritti di riferimento in materia - il saggio “Scientificità della prova e libera valutazione del giudice” di V. Denti - appare già nel 1972. In quella sede, l’Autore offriva alcune riflessioni con cui poneva le basi del dibattito odierno e ne preconizzava, per certi versi, le conclusioni, giungendo ad affermare che “i metodi scientifici non possono offrire nuove categorie di prove, ma possono servire ad una migliore ricerca della verità”. Per questa via, veniva individuato come uno dei punti salienti della problematica afferente ai rapporti tra scienza e processo quello vertente sulla classificazione della prova cd. scientifica – intesa come esperimento probatorio che si vale di un metodo scientifico nella ricostruzione della regiudicanda – all’interno del catalogo tipizzato dal legislatore. La questione assumeva il carattere di un nodo nevralgico nella sistematica del rapporto tra sapere scientifico e processo, in quanto condizionante la fenomenologia del primo all’interno delle sequenze procedimentali del secondo. Nel rinnovato vigore assunto dal dibattito sull’interazione tra dinamiche probatorie e metodo scientifico di accertamento dei fatti, acuito dal progressivo aumento del novero di strumenti ad alta tecnologia offerti dalla scienza agli operatori forensi, tale impostazione conserva inalterata la sua attualità. Nondimeno, essa esige un ripensamento alla luce del libero convincimento del giudice, garanzia ineludibile del processo penale. In questa prospettiva, due sono i fattori determinanti al fine della rivisitazione dei rapporti tra scienza e processo.
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