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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09082014-143146


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARCHINI, LORENZO
URN
etd-09082014-143146
Titolo
Politiche antidroga statunitensi e la "Andean Initiative" in Colombia (i documenti del Dipartimento di Stato 1988-1993)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
relatore Testi, Arnaldo
Parole chiave
  • Andean Initiative
  • Colombia
  • Stati Uniti
  • antidroga
  • Dipartimento di Stato
Data inizio appello
29/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi è strutturata, innanzitutto, fornendo un contesto storico e analitico dei principali protagonisti del traffico, il loro sviluppo rispetto agli Stati Uniti e la struttura produttiva in Colombia. La seconda parte è incentrata sugli Stati Uniti dalle politiche di controllo della droga intese come base per la politica estera dalla metà degli anni ’80, allo sviluppo delle relazioni politiche “monotematiche” con la Colombia.
La terza parte è intesa a fornire una ricostruzione storica, analitica e problematica della “Drug War” ai cartelli colombiani attraverso una documentazione di prima mano sistematica. Dal rapporto del Subcommittee on Terrorism, Narcotics and International Operations del 1988, la creazione della Andean Initiative all’alba della presidenza Bush, nel 1989, fornendone un efficacie apparato critico e valutativo, mostrandone le caratteristiche complessive e le difficoltà da esso incontrate. Attraverso la documentazione del Dipartimento della Difesa e del General Accountability Office offrirò una panoramica sulle operazioni antidroga nell’area, sottolineandone le principali innovazioni e le più spinose problematiche, dall’utilizzo di contractor privati alla militarizzazione del conflitto, arrivando, dunque a delineare limiti e conseguenze degli sforzi antidroga statunitensi, attraverso un approccio teorico in rapporto a “rischi e prezzi” della produzione, in particolare di cocaina. La parte relativa alla documentazione del Dipartimento di Stato e, in parte, al Dipartimento della Difesa, si conclude con un’analisi critica sia della strategia alla base della “Drug War”, a partire dalla dichiarazione di “guerra senza quartiere” promulgata dal governo colombiano nel 1989, in relazione alle scelte politiche statunitensi effettuate al tempo, sia del fenomeno della droga all’interno dei confini nazionali statunitensi.
La quarta parte della tesi è interamente dedicata al “nuovo” tipo di crimine che raggiunse proporzioni sconosciute fino all’inizio degli anni ’90: il riciclaggio di denaro. Attraverso un manuale delle forze dell’ordine statunitensi della metà degli anni ’90, cercherò di spiegare ed analizzare il significato ed il funzionamento stesso del sistema di riciclaggio, comparando i diversi metodi utilizzati, la sua influenza sia sulla “Banking Industry” americana che nel sistema non bancario (come le casas de cambio), fornendo casi esemplari. Con lo sviluppo del crimine mostrerò il parallelo coinvolgimento dell’esecutivo e del legislativo nel creare una strategia anti-riciclaggio efficacie e sostenibile, indicando il ruolo del Dipartimento di Stato e di Giustizia, i nuovi riferimenti legislativi in atto dalla fine degli anni ’80, e le principali operazioni anti-riciclaggio.
L’ultima parte è dedicata alla violenza colombiana nelle sue varie sfaccettature, dai guerriglieri ai paramilitari e alla violenza di strada. Il fenomeno della guerriglia verrà analizzato in particolare in relazione al rapporto con i cartelli, facendo principalmente riferimento alle FARC colombiane (di cui la documentazione sia letteraria che documentata abbonda), fornendone sia uno spaccato storico, nel contesto della “cronica” guerra civile colombiana, che mostrandone i complessi rapporti col cartello di Medellin ed il suo sviluppo dal 1992. Il cartello di Medellin sarà al centro della discussione anche per quanto riguarda la violenza dei paramilitari, impiegati nella guerra allo stato colombiano dalla fine degli anni ’80. Infine nell’ultimo capitolo cercherò di illustrare, attraverso un cablogramma dell’ambasciata americana a Bogota, la violenza nelle strade delle principali città colombiane, un fenomeno non sempre connesso al narcotraffico o alla guerriglia, bensì simbolo della debolezza dello stato colombiano.
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