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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082011-154807


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LO PRESTI, GIUSEPPE
URN
etd-09082011-154807
Titolo
Realizzazione e validazione neurofisiologica di un sistema vibrotattile in feedback sensoriale per macchine neuroriabilitative
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. Micera, Silvestro
relatore Dott. Monaco, Vito
relatore Prof.ssa Laschi, Cecilia
Parole chiave
  • EEG
  • meccanocettori
  • neuroriabilitazione
Data inizio appello
27/09/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
27/09/2051
Riassunto
Il presente lavoro di tesi,basato sull’ipotesi che la stimolazione dei meccanocettori rappresenti un valido contributo per il recupero funzionale guidato da terapia neuro-riabilitativa robotica, è consistito nella realizzazione di un dispositivo elettromeccanico in feedback sensoriale per la stimolazione vibrotattile dei meccanocettori presenti nella pianta del piede e nella validazione neurofisiologica del dispositivo. La scelta di stimolare la pianta del piede è dovuta alla possibilità di integrare il dispositivo in piattaforme neuro-riabilitative per il recupero funzionale di soggetti affetti da neuropatologie attraverso fisioterapia degli arti inferiori guidata da piattaforme robotiche. Il dispositivo consta di una pedana in poliossimetilene che presenta dei fori all’interno dei quali possono essere inseriti gli stimolatori in corrispondenza delle zone in cui sono maggiormente presenti i meccanocettori, ovvero la fascia plantare laterale, la fascia plantare mediale, il tallone anteriore ed il tallone posteriore. Il primo prototipo del dispositivo presenta uno stimolatore unico a frequenza variabile, mentre il secondo prototipo è stato realizzato con due micromotori in parallelo al fine di poter regolare frequenza e ampiezza di stimolazione mantenendo costante la portante del segnale, in accordo con altri lavori già presenti in letteratura. La validazione è stata effettuata seguendo due protocolli diversi, ciascuno dei quali con la collaborazione di volontari che si sono sottoposti alla registrazione del segnale elettroencefalografico durante l’applicazione dello stimolo vibratorio.
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