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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082008-190745


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LODATO, MARIANNA
URN
etd-09082008-190745
Titolo
Le neuropatie ereditarie: caratterizzazione della casistica sulla base dell'esperienza del registro per le malattie rare.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Siciliano, Gabriele
Parole chiave
  • malattie rare
  • neuropatie ereditarie
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
25/09/2048
Riassunto
La Charcoth Marie Tooth è una neuropatia ereditaria sensitiva e motoria, eterogenea da un punto di vista clinico e genetico. Sono trascorsi più di 120 anni da quando Charcoth e Marie a Parigi e Thooth in Inghilterra, nel 1886, descrissero contemporaneamente una sindrome neurologica riscontrata in alcune famiglie e da essi definita:”atrofia muscolare peroneale”(Charcoth e Marie, 1886; Thooth, 1886). Nei loro reports, gli autori, si soffermarono sulla descrizione delle principali caratteristiche della patologia, inclusa l’ereditarietà, le deformità scheletriche, la progressiva atrofia e debolezza muscolare distale, attribuendo ciò ad un disordine del nervo periferico (Thooth,1886). Alcuni anni più tardi, nel 1893, Déjérine e Sottas descrissero in due fratelli, una neuropatia più severa ad insorgenza nella prima infanzia e caratterizzata da ipertrofia del nervo. Nel 1957, Gilliat e Thomas e, nel 1968, Dyck e Lambert, per primi osservarono che gli studi elettrofisiologici mostravano un marcato rallentamento della conduzione nervosa in alcune famiglie con neuropatia ereditaria e una conduzione pressoché normale in altre. Un grosso contributo alla razionale classificazione di questo complesso gruppo di disordini neuromuscolari fu dato da Harding e Thomas nel 1980. Essi introdussero il termine di neuropatia ereditaria motoria e sensitiva (HSMN) ed etichettarono come HSMN tipo 1, una forma con ereditarietà AD, caratterizzata da fenomeni di demielinizzazione e remielinizzazione dei nervi periferici con ipertrofia degli stessi e bassa velocità di conduzione nervosa. L’HSMN tipo 2, invece, individua una neuropatia ad ereditarietà AD, con una velocità di conduzione nervosa preservata o lievemente rallentata, caratterizzata però da degenerazione e rigenerazione assonale, mentre HSMN tipo 3 si riferiva alla malattia descritta da Déjérine e Sottas. L’HSMN tipo 4 individua una neuropatia ipertrofica ad ereditarietà AR, descritta nella malattia di Refsum. L’HSMN tipo 5 è invece caratterizzata da atrofia muscolare peroneale e paraplegia spastica. Infine l’HSMN tipo 6 e 7 sono sindromi caratterizzate da atrofia muscolare peroneale complicate rispettivamente da atrofia ottica e retinopatia pigmentaria (Dyck et al., 1993). Harding e Thomas, inoltre, sulla base di studi elettrofisiologici condotti su diversi pazienti, suddivisero le neuropatie a carattere demielinizzante (HSMN tipo 1) da quelle assonali (HSMN tipo2) e definirono le prime come forme con una NCV motoria< 38 m/s e le seconde con NCV motoria> 38 m/s. Successivamente essi individuarono una neuropatia puramente motoria che definirono “CMT spinale”, e infine HMN (Harding e Thomas, 1980). Negli ultimi anni, l’ acronimo HSMN è stato sostituito in letteratura dall’eponimo originale di malattia di CMT. La CMT1 corrisponde all’ HSMN1, la CMT2 all’ HSMN2, la malattia di Dèjèrine –Sottas corrisponde all’ HSMN 3 e non alla CMT3, mentre la neuronopatia motoria distale viene indicata come HMN.
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