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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082008-173517


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TUSA, IGNAZIA
URN
etd-09082008-173517
Titolo
Analisi di danno cromosomico spontaneo e indotto (test di sensibilità al mutageno) in soggetti affetti da tiroiditi: il ruolo dell'autoimmunità e della funzionalità tiroidea
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
Relatore Prof. Scarpato, Roberto
Parole chiave
  • test del micronucleo
  • danno cromosomico spontaneo e indotto
  • test di sensibilità alla bleomicina
  • tiroiditi
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
25/09/2048
Riassunto
Obiettivo. Valutare la presenza di danno cromosomico spontaneo e indotto dal farmaco antitumorale bleomicina (BLM) in culture di linfociti periferici di pazienti con patologie tiroidee autoimmunitarie (AITD) e non autoimmunitarie (NAITD) per mezzo di analisi citogenetiche molecolari.
Metodi. Abbiamo studiato 30 pazienti con disordini tiroidei (19 autoimmunitari e 11 non autoimmunitari) e 18 controlli sani. Tutti i pazienti erano stratificati sulla base della funzionalità della ghiandola tiroidea (eu-, ipo- ed ipertiroidei). Come marker dell’alterazione cromosomica spontanea e indotta da BLM abbiamo utilizzato il saggio del micronucleo (MN).
Risultati. I pazienti con TD, indipendentemente dalla condizione di autoimmunità, mostravano frequenze spontanee di MN significativamente più alte rispetto al gruppo dei controlli (5,12±0,93 contro 2,96±1,19; p<0,05). In particolare, rispetto al gruppo dei controlli (3,35±1,10), agli eutiroidei (4,64±1,07) ed agli ipertiroidei (2,64±1,50), i pazienti ipotiroidei esibivano livelli basali di MN significativamente più alti (8,34±1,40). Un ulteriore approfondimento statistico ha rilevato che erano gli ipotiroidei autoimmunitari ad avere le frequenze spontanee più elevate. I pazienti con NAITD mostravano frequenze di MN indotte da BLM significativamente più alte (40,17±3,42) rispetto ai pazienti con AITD (31,44±3,09) e ai controlli (28,68±3,24), mentre i valori non differivano significativamente tra AITD e controlli.
Conclusioni. I nostri risultati mostrano la presenza di livelli spontanei di micronuclei più alti in linfociti circolanti di ipotiroidei autoimmuni, suggerendo un possibile ruolo dello stress ossidativo nel determinare le anomalie citogenetiche. Il saggio di sensibilità al mutageno ha rilevato livelli di MN indotti da BLM più bassi in pazienti con AITD. É possibile che la condizione alterata dell’autoimmunità inneschi un meccanismo protettivo nei confronti del danno prodotto dalla BLM.

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