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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09072018-164135


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CERAGIOLI, CHIARA
URN
etd-09072018-164135
Titolo
Eurojust ed il contrasto al terrorismo
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Galgani, Benedetta
Parole chiave
  • indagini transnazionali
  • Europa
  • Eurojust
  • terrorismo
Data inizio appello
08/10/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Consiglio con decisione 2002/187/GAI ha dotato l’Europa di un organismo di coordinamento giudiziario delle attività investigative svolte dalle autorità giudiziarie di ciascun Stato membro: Eurojust. Quest’ultimo, composto da 27 membri nazionali nominati dal paese di provenienza secondo le proprie normative, viene istituito a l’Aja e rappresenta un organo dotato di personalità giuridica. Per quanto riguarda la sua natura, Eurojust sembra essere un organo giudiziario di natura amministrativa, anche se, in realtà, svolge alcune attività che richiamano la natura giudiziaria. Si pensi al potere del membro nazionale di entrare a conoscenza delle informazioni coperte dal segreto istruttorio, cui solo le autorità giudiziarie competenti possono accedervi. Tale dubbio, inoltre, è stato oggetto di un rinvio pregiudiziale del tribunale amministrativo del Lazio alla Corte costituzionale, la quale, con sentenza n. 136 del 2011, ha stabilito che dato il mancato recepimento della decisione 2009/426/GAI del Consiglio per il rafforzamento dei poteri di Eurojust in senso giudiziario, l’unica normativa vigente cui poter fare riferimento è la decisione 2002/187/GAI. Quest’ultima, come ha affermato il giudice delle leggi italiano, non esplicita alcun riferimento alla natura giudiziaria delle funzioni esercitate dall’organismo giudiziario e dai suoi membri. Perciò, considerato che Eurojust non è legittimata ad esercitare l’azione penale, la sua natura è di tipo amministrativo e il suo ruolo è quello di agevolare le attività investigative delle autorità giudiziarie quando esse interessano due o più Stati membri. Inoltre, questa conclusione sembrerebbe in parte essere confermata dalla eterogeneità della sua composizione: in essa troviamo giudici, pubblici ministeri e funzionari di polizia con funzioni equivalenti. Cio nonostante, il ruolo esercitato dall’organismo sovranazionale nel contrasto al terrorismo, anche se limitato al coordinamento delle indagini svolte dagli Stati membri, ha raggiunto risultati positivi negli ultimi anni. Infatti, Eurojust ha organizzato numerose riunioni di coordinamento per riunire i membri nazionali e i corrispondenti di ciascuno Stato, che in quell’occasione hanno condiviso le migliori pratiche assunte nella lotta al terrorismo e al crimine transnazionale in genere. Le riunioni di coordinamento rappresenterebbero, dunque, il principale strumento per velocizzare la circolazione delle informazioni.
Peraltro, le attività di coordinamento svolte da Eurojust consentono, tramite la nomina di punti di contatto in Paesi terzi, di trasmettere informazioni anche oltre i confini europei. Ciò ha permesso agli Stati di avere una visione più globale sulle attività investigative che le autorità giudiziarie hanno svolto, per perseguire la criminalità terroristica.
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