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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09072014-151843


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MOCAVINI, GIORGIO
URN
etd-09072014-151843
Titolo
Pubbliche amministrazioni in forma societaria: ircocervo o possibile nuovo assetto dei poteri pubblici?
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Carrozza, Paolo
Parole chiave
  • partecipazioni statali
  • azionariato di Stato
Data inizio appello
10/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli anni Novanta molti enti pubblici sono stati trasformati in società per azioni. Si è largamente ritenuto che tali trasformazioni potessero essere identificate come “privatizzazioni”.
Tuttavia, col passare del tempo, ci si è resi conto che tali privatizzazioni non erano altro che una riconfigurazione del sistema dei pubblici poteri. Società per azioni interamente controllate dallo Stato e dotate, in alcuni casi, di poteri tipicamente “autoritativi” hanno permesso alla scienza del diritto di parlare di “enti pubblici in forma di societaria”.
Il problema è capire quali enti pubblici in forma di società siano davvero delle “pubbliche amministrazioni”. Posto che non esista una nozione unitaria di “pubblica amministrazione”, bisogna ricordare che alcuni enti pubblici, anche prima degli anni Novanta, presentavano amministrazioni private, cioè non erano pubbliche amministrazioni (ad es. gli enti pubblici economici).
Di conseguenza la varietà di enti pubblici e la nozione multiforme di pubblica amministrazione non consente di far coincidere l’ente pubblico con la pubblica amministrazione: ci sono casi in cui gli enti pubblici sono pubbliche amministrazioni, casi in cui invece non lo sono.
Che cosa si può dire degli enti pubblici in forma di S.p.A.?
Si può sostenere che alcuni di questi enti, cioè quelli derivanti dalla privatizzazione degli enti pubblici economici, non siano pubbliche amministrazioni; altri, al contrario, possono essere considerati pubbliche amministrazioni aventi struttura di S.p.A.
Ad entrambe le categorie individuate si applica una disciplina comune, caratterizzata da alcuni istituti tipici del diritto pubblico che attengono tanto ai profili dell’organizzazione, quanto ai profili dell’attività. La tesi si divide pertanto in quattro capitoli: nel primo si prende in esame la nozione di "impresa pubblica" e si analizzano le tipologie e le modalità delle privatizzazioni, fino a descrivere le origini delle attuali società pubbliche; nel secondo, si esaminano gli istituti di diritto pubblico che possono trovare applicazione in relazione all'organizzazione delle società in mano pubblica (vincoli di bilancio dovuti al rispetto del regolamento europeo dei conti pubblici, le procedure di reclutamento del personale, le procedure di selezione, nomina e revoca dei dirigenti, le cause di inleggibilità e decadenza degli amministratori, i limiti retributivi degli amministratori); nel terzo, si verifica l'applicazione di alcuni istituti di diritto pubblico ai profili inerenti l'attività delle scoietà pubbliche (poteri speciali dello Stato in relazione alle limitazioni della concorrenza, la disciplina dell'accesso agli atti, la responsabilità amministrativa dei dipendenti); il quarto capitolo, infine, cerca di ricostruire il quadro di insieme della disciplina applicabile alle società pubbliche e propone una classificazione delle stesse.
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