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La gestione dei sedimenti di dragaggio dei porti è una questione di notevole rilevanza economica ed ambientale a causa degli ingenti volumi in gioco e dei significativi livelli di contaminazione che si possono riscontrare. La presente tesi è stata sviluppata nell’ambito del progetto “Eco-innovation” AGRIPORT che ha l’obiettivo di portare ad una fase applicativa una tecnica di fitorimediazione di sedimenti di dragaggio contaminati precedentemente sperimentata su meso-scala. All’interno del progetto, oltre alla sperimentazione su scala reale di tale tecnica, è prevista la valutazione di fattibilità di impianti che utilizzino la tecnica sopra citata in 20 casi studio relativi ad altrettanti porti del Mediterraneo. Nella tesi è stato preso in esame il caso studio di Livorno ed è stato effettuato il progetto di massima di un impianto ubicato nel bacino di colmata adiacente al porto al fine di valutarne i costi e la fattibilità. E’ stata proposta una soluzione che permette di trattare all’anno 56.250m3 di sedimenti contaminati da idrocarburi e metalli pesanti (con un abbattimento stimato rispettivamente dell’80% e del 20% in due anni) e presenta un costo unitario di trattamento di 35,65 €/m3. Inoltre, per motivi sia tecnici che economici, è stato approfondito il dimensionamento geotecnico e strutturale del palancolato metallico con cui si realizza la vasca di stoccaggio del percolato da riutilizzare a scopo irriguo.