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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09072010-165237


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PUCCINELLI, ELEONORA
URN
etd-09072010-165237
Titolo
Effetto interattivo di variazioni nel regime di disturbo e della sostituzione di specie arborescenti nelle pozze di scogliera
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Dott. Maggi, Elena
relatore Prof. Benedetti Cecchi, Lisandro
Parole chiave
  • cambiamenti climatici
  • specie chiave
  • alghe arborescenti
  • pozze di scogliera
  • disturbo
Data inizio appello
27/09/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2050
Riassunto
Il disturbo naturale rappresenta uno dei processi più importanti nel determinare le modalità di distribuzione e abbondanza dei popolamenti. Esistono diversi tipi di disturbo, sia di origine biotica che abiotica, che talora agiscono simultaneamente, con potenziali effetti interattivi sugli organismi. Lo studio del disturbo naturale è stato ampiamente approfondito nel corso degli ultimi decenni, anche a causa delle molteplici fonti di alterazione legate più o meno direttamente alle attività antropiche, quali i previsti cambiamenti climatici globali e la perdita di specie chiave. La presente tesi ha preso in considerazione l’effetto interattivo di differenti regimi di disturbo abiotico (legato ad eventi di forti mareggiate) e della perdita di specie arborescenti (che formano canopy, utilizzando un termine anglosassone) sui popolamenti ad alghe ed invertebrati delle pozze di scogliera.
Secondo i più recenti modelli climatici, si prevede che eventi estremi, quali forti mareggiate, possano aggregarsi durante brevi periodi, intervallati da prolungate fasi di tempo stabile, dando così origine a regimi di intenso disturbo puntiforme (pulse). Nel presente studio l’effetto di tale regime è stato sperimentalmente contrapposto ad uno di tipo continuo (press), ed entrambi applicati con due differenti livelli di intensità (bassa o alta), in modo tale da non confondere le due diverse caratteristiche del disturbo stesso.
Le alghe brune arborescenti appartenenti al genere Cystoseira rappresentano un classico esempio di specie che rivestono un ruolo chiave per le altre alghe e gli invertebrati in alcuni sistemi marini. A causa dell’inquinamento e aumento della torbidità delle acque, alcune di queste specie stanno scomparendo dai litorali rocciosi, spesso sostituite da alghe opportuniste. In particolare, lungo il litorale di Cala furia (a sud di Livorno) è stato osservato un graduale aumento dell’alga bruna Dictyopteris membranacea, apparentemente correlato ad una riduzione della copertura dell’alga arborescente Cystoseira brachycarpa, fino a pochi anni fa specie dominante in tale sistema. Nonostante D. membranacea possa raggiungere dimensioni tali da creare una canopy per gli altri organismi presenti, la diversa morfologia rispetto a quella di C. brachycarpa fa ipotizzare drastici effetti sui popolamenti, quali ad esempio una mancata protezione nei confronti di un disturbo causato dalle mareggiate. In questo studio è stata testata l’ipotesi che un intenso disturbo puntiforme, legato ad una aggregazione temporale di forti mareggiate, influenzi negativamente e in modo più pronunciato l’abbondanza e diversità dei popolamenti ad alghe ed invertebrati, nel caso in cui C. brachycarpa scompaia e/o venga sostituita da D. membranacea.
Il set up dell’esperimento è stato effettuato all’inizio di Ottobre 2009. Due diverse condizioni di intensità del processo di disturbo sono state create posizionando all’interno delle pozze un peso opportuno di massi che provocano normalmente un disturbo meccanico quando sono fatti rotolare dalle onde, durante forti mareggiate. Per ciascuno dei due livelli di intensità, i massi sono stati mantenuti in 2 pozze per tutta la durata dell’esperimento (8 mesi, disturbo press) ed in altre 2 pozze soltanto durante i 2 mesi in cui naturalmente si verificano i più intensi e frequenti episodi di forti mareggiate (disturbo pulse). In ciascuna delle 8 pozze sono stati marcati 6 quadrati di 10x10cm con un ricoprimento del 100% di C. brachycarpa, ed altri 6 quadrati con la stessa abbondanza di D. membranacea. Per entrambe le tipologie di quadrati, 3 repliche sono state utilizzate quali controlli, mentre dalle altre 3 è stata completamente rimossa la specie dominante.
A causa della mancanza di un numero adeguato di pozze in cui fossero presenti entrambe le alghe brune con abbondanze sufficienti alla loro manipolazione, 2 pozze dominate da Cystoseira e 2 pozze dominate da Dictyopteris sono state scelte quali controlli per il disturbo provocato dalle mareggiate; in questo caso i massi sono stati rimossi durante l’intera durata dell’esperimento, e i quadrati marcati e manipolati soltanto per la specie dominante.
L’esperimento si concluderà con l’ultima data di campionamento (su un totale di 4) a fine Giugno 2010.
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