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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09072007-160748


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Nesti, Elena
URN
etd-09072007-160748
Titolo
Progetto della sezione distaccata del tribunale di Firenze situata in località Empoli
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
Relatore Taddei, Domenico
Relatore Croce, Pietro
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
27/09/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
27/09/2047
Riassunto
La presente tesi ha ad oggetto la definizione progettuale della sede distaccata del tribunale di Firenze situata in località Empoli. L’area d’intervento si trova a sud ovest del centro storico poco distante dal tracciato ferroviario e si tratta del lotto ove già insiste l’attuale edificio della pretura.

Uno dei primi passi nel percorso progettuale è stata l’elaborazione di una sintesi tipologica frutto, in primo luogo, di uno studio sul percorso dell’edilizia giudiziaria nella storia e, in secondo luogo, di un’indagine bibliografica su complessi analoghi costruiti in epoca relativamente recente in Italia e all’estero.
Il filo conduttore che unisce, nelle diverse epoche e in diversi luoghi, questo tipo di edifici è il significato simbolico che essi rivestono e il loro innegabile contributo a dar forma all’identità sociale e urbana di una comunità.

Per dar forma ad un contenuto di questo tipo si è poi proceduto con una breve ricerca sul sistema procedurale in Italia, con particolare attenzione alla riorganizzazione delle competenze avutasi in seguito al D.Lgs. n. 51/1998 detto anche “riforma del giudice unico”.

Entrando poi nel particolare del tema progettuale oggetto di tesi, si è guardato anzitutto al contesto urbano a larga scala: si sono individuati i caratteri ereditati dai piani regolatori redatti dal dopoguerra a oggi e si sono analizzati gli obbiettivi della pianificazione comunale attualmente vigente; si è passati poi all’individuazione delle emergenze interessanti ai fini progettuali quali la collocazione degli altri uffici pubblici, dei parcheggi, delle piazze e degli altri centri focali di aggregazione per la vita cittadina.
Il passo successivo ha riguardato l’analisi della struttura organizzativa: gli operatori interessati, le unità spaziali presenti, i criteri di aggregazione degli spazi, la dotazione di servizi e il tema particolarmente interessante dei percorsi.
Si sono poi raccolti i dati relativi alle dimensioni degli ambienti in relazione al numero e alla tipologia degli utenti con l’aiuto di esempi di strutture analoghe già realizzate, infine la conoscenza documentata si è tradotta in veri e propri schemi funzionali relativi in particolare a questo progetto.

Una volta presa conoscenza dei dati di piano relativi all’area e delle ipotesi progettuali già redatte in merito, è parso doveroso valutare attentamente le possibilità offerte da un tema di questo tipo. Le problematiche emerse dai sopralluoghi sul posto e dai colloqui diretti con gli operatori che attualmente vi lavorano, integrate da considerazioni del tutto personali hanno portato alla scelta progettuale.

Il progetto architettonico vero e proprio nasce a conclusione di questo percorso con la determinazione di alcuni obbiettivi primari quali ad esempio l’apertura degli spazi interni alla città, la loro fruibilità, la riconoscibilità degli elementi e delle funzioni, l’umanità e la morbidezza delle forme a mitigare la severità dei contenuti.
Il progetto strutturale si è sviluppato di pari passo con quello architettonico dalla definizione della tipologia a telai in cemento armato, al predimensionamento, fino alla definizione delle sezioni di ciascun elemento del telaio più sollecitato.

Il lavoro si è articolato su differenti problematiche che, in momenti successivi si sono sovrapposte partecipando alla caratterizzazione del progetto, la soluzione finale è la sintesi di questo processo, ma è anche una risposta personale alla domanda: che cosa vuol dire progettare un Palazzo di Giustizia oggi?
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