logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09062013-122503


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CORTOPASSI, IRENE
URN
etd-09062013-122503
Titolo
I tutor clinici per la formazione infermieristica nell'Azienda USL 2 di Lucca: analisi quantitativa e qualitativa del processo tutoriale
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Ricci, Manuela
Parole chiave
  • tutor clinico infermieristico
Data inizio appello
27/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’evoluzione delle competenze infermieristiche e il passaggio della formazione dell’infermiere in ambito accademico hanno evidenziato una nuova funzione dell’infermiere, quella di tutor clinico.
In Italia dopo l’emanazione della legge di riforma 509/1999 (Regolamento recante norme concernenti l’autonomia della didattica degli atenei) e con l’avvio dall’anno accademico 2002/03 si è resa necessaria una nuova e approfondita riflessione circa la funzione tutoriale, ritenuta sempre più indispensabile per facilitare i percorsi di apprendimento e ridurre i rischi di abbandono dello studente. Non solo, si è avvertita sempre più la necessità di avvicinare i giovani in formazione al mondo del lavoro che hanno scelto, rendendoli in tempi rapidi professionisti competenti. In questa legittimazione legale c’e l’evoluzione del tutor di tirocinio che passa da una funzione di counsellor ad una educativa, di coordinamento della formazione tecnico–pratica, di contributo alla valutazione di ciascun periodo di tirocinio fino ad arrivare a formulare un giudizio finale. In ambito infermieristico è il tutor clinico che si interessa dello studente nella sua totalità: valuta le sue conoscenze teoriche e lo aiuta ad acquisire le abilità pratiche e le competenze affettive e relazionali. Ci si trova di fronte a professionisti che oltre ad avere responsabilità assistenziali, si dedicano alla formazione degli studenti in ambito clinico. Si tratta di infermieri capaci e motivati con abilità tecniche, relazionali, organizzative e valutative.
Lo scopo di questa tesi era quella di studiare il sistema tutoriale infermieristico vigente nell’Azienda USL 2 di Lucca ai fini di:
• indagare e mettere in risalto la figura del tutor clinico infermieristico, analizzandone ad ampio spettro gli elementi essenziali: 1) dati generali (età, genere, titolo di studio, specializzazioni); 2) informazioni generali sulla propria funzione di tutorato; 3) valorizzazione/riconoscimento della funzione tutoriale; 4) la soddisfazione personale; 5) la formazione e l’aggiornamento; 6) strategie didattiche; 7) forme di valutazione; 8) valorizzazione delle attività tutoriali.
• disegnare un progetto di ricerca con lo scopo di valorizzare ed incentivare la funzione tutoriale mettendone in luce gli ambiti che la qualificano, come importante contributo alla formazione ed allo
sviluppo delle professionalità dell’Azienda USL 2 di Lucca.
Abbiamo cercato di individuare le criticità emergenti sul sistema tutoriale infermieristico nell’ambito dell’Azienda Sanitaria USL 2 di Lucca, tramite un’analisi di tutti gli aspetti utili a comprenderne esigenze e ad aprire scenari migliorativi per la formazione pratica ma soprattutto didattico-formativa dello studente allievo infermiere. A tutti i tutor clinici dell’Azienda USL 2 di Lucca in servizio al luglio 2013 ed operanti sia nell’Ospedale di Lucca che in quelli di Castelnuovo di Garfagnana e Barga, abbiamo assegnato un questionario composto da 19 domande. Sul totale di 163 tutor, 154 di essi hanno risposto esaustivamente.
Dopo un’attenta analisi quantitativa e qualitativa dei dati percepiti nella Azienda Sanitaria di Lucca e rapportandoli a quelli emersi dalla letteratura abbiamo potuto evidenziare in particolare che:
• La figura del tutor clinico necessita di un maggior riconoscimento in ambito universitario e di una giusta valorizzazione, considerando che l’attività formativa ed educativa dedicata allo studente in tirocinio viene esclusivamente “ritagliata” in orario di servizio.
• I livelli di soddisfazione personale percepiti sono alti per quanto riguarda il tipo di lavoro svolto e i rapporti professionali con i propri colleghi, mentre tendenzialmente bassi sono quelli derivanti dal peso specifico avvertito durante l’attività svolta. Si percepisce da parte dei tutor clinici dell’Azienda USL 2 di Lucca un ruolo di marginalità ad esempio sulle competenze gestionali del sistema tutoriale. Il tutor clinico invece andrebbe coinvolto negli aspetti di progettazione e pianificazione dell’intervento formativo che gestisce.
• L’aggiornamento clinico e formativo è sicuramente un indice di motivazione e di responsabilizzazione per la figura del tutor clinico, anche in assenza di un vero e proprio sistema di valutazione, quindi uno dei primi obiettivi da raggiungere è il potenziamento e la ristrutturazione dei percorsi formativi di aggiornamento. In tal senso il master di I° livello in tutoring e i corsi di perfezionamento attivati da alcuni atenei italiani sembrano intanto essere una prima risposta a questa necessità di cambiamento. Dal nostro studio abbiamo rilevato che si aggiorna viene conseguentemente motivato, la motivazione porta ad una netta identificazione nella figura del tutor clinico, e successivamente ad una maggiore responsabilizzazione.
Questo studio seppur condotto nel microcosmo dell’Azienda Sanitaria di Lucca sembra confermare la necessità di un cambiamento progettuale per migliorare il sistema tutoriale infermieristico, e cogliendone comunque già degli aspetti in tal senso ottimistici, definisce in accordo con la letteratura come fondamentale sia il processo di interazione costruttiva tra Università e Sistema Sanitario Regionale.
File