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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09062010-153023


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SIMONINI, SILVIA
URN
etd-09062010-153023
Titolo
Educare al pensiero complesso: metodologie didattiche a confronto. Un esempio concreto di progettualita': il Centro di Educazione Ambientale-Ecosportello nella Fortezza di Mont'Alfonso.
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, MEDIAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Relatori
relatore Prof. Vergara, Mariarosaria
Parole chiave
  • teatro
  • crisi
  • metodologie didattiche
  • educazione ambientale
  • buen vivir
  • maieutica
  • gioco
Data inizio appello
30/09/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/09/2050
Riassunto
Partendo dal concetto di “Crisi” (ambientale, economica, sociale e culturale) di cui tanto si parla e si è parlato negli ultimi mesi, in questo elaborato si vuole mostrare l'impellente necessità di cambiare il proprio modo di pensare e il proprio stile di vita se si vuole uscire da questa situazione, facendola evolvere verso un reale e positivo cambiamento. Poiché fin dai primi anni di vita ci troviamo a contatto con l'istituzione scolastica, ho analizzato in maniera critica le più diffuse metodologie didattiche sottolineando come esse creino, nella maggior parte dei casi, un pensiero semplificatore, competitivo, violento e troppo specializzante, padre dell'attuale crisi globale. Per dar vita ad una vera e propria trasformazione della mentalità è necessario che vengano utilizzate nuove metodologie didattiche che si rifacciano ad esempio alla pedagogia maieutica di Danilo Dolci, alla psicomotricità di Ivano Gamelli, alle proposte di Davide Zoletto, Pier Aldo Rovatti e Enrico Euli di introdurre nella scuola il gioco, visto non più solo come momento ricreativo ma come strumento per educare, per imparare. Inoltre è necessario proporre la creazione di un pensiero complesso, capace di interpretare la multidimensionalità della attuale realtà, come auspicato da Edgar Morin; fare propri gli esercizi del Teatro dell'Oppresso nato con Augusto Boal, impareggiabili mezzi per prendere parte in prima persona al cambiamento, per fare proposte. Una scuola ricca di queste esperienze porta con il tempo alla diffusione di un nuovo pensiero: solidale, cooperativo, nonviolento, complesso, ecologico, dialogico. In questo modo prende vita un nuovo tipo di società che non sarà più orientata esclusivamente verso la crescita economica illimitata, ma, abbandonato l'obiettivo del “beneavere” si impegni a “Benvivere”. Questo concetto prende spunto dal modello di vita millenario delle popolazioni originarie delle Ande, che fondano il loro paradigma economico e sociale sulla promozione di una vita in armonia con la natura, di cui le persone e le loro comunità sono una parte, e nel suo assoluto rispetto, così da non danneggiarla, compromettendo la vita stessa delle future generazioni. Un ruolo di fondamentale importanza assumono la partecipazione attiva della cittadinanza alle decisioni, soprattutto locali, e la creazione di gruppi di cittadini che lavorano per la costruzione di “Un'altra via” come ad esempio i Gruppi di Acquisto Solidale, i Distretti di Economia Solidale, ecc. A questo elaborato segue uno Studio di fattibilità per la gestione di un Centro di Educazione Ambientale e Ecosportello nella Fortezza di Mont'Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca. Tra le altre proposte presenti nel progetto, sono state pensate attività sia per il Centro di Educazione Ambientale sia per l'Ecosportello (rivolte quindi sia agli adulti che ai bambini) fondate sulle metodologie alternative descritte nella tesi.
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