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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052018-103259


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SILVESTRI, SIMONA
URN
etd-09052018-103259
Titolo
Correlati psicofisiologici della dipendenza affettiva in soggetti con esperienza di meditazione
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Ciaramella, Antonella
Parole chiave
  • meditazione
  • mania
  • love addiction
  • dipendenza affettiva
  • dipendenza
  • consapevolezza
  • mindfulness
Data inizio appello
21/09/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Love Addiction, non essendo presente né nel DSM-5 né nel ICD-10, non dispone di criteri diagnostici riconosciuti, ma si ritiene essere caratterizzata da una sintomatologia che sembra comparabile a quella presente nelle dipendenze da sostanze: ossessività, impulsività e compulsività. Come le altre forme di dipendenze sembrano siano interessati disfunzioni dei medesimi neurotrasmettitori, sono coinvolti gli stessi percorsi neurali, in particolare, il sistema cerebrale di ricompensa. La mindfulness, intesa come l’acquisizione attraverso la pratica di una peculiare modalità di vivere le esperienze con attenzione consapevole, senza giudicarle, accogliendole e accettandole così come sono, viene utilizzata nel controllo del comportamento di dipendenza. Dalla narrativa scientifica si evince come la mindfulness possa essere usata come trattamento integrativo per una grande varietà di dipendenze poiché sembra influenzare positivamente la gestione dei pensieri ossessivi e ridurre il craving.
Il presente studio intende riscontrare le eventuali differenze in soggetti che risultano positivi al test di screening per Love Addiction in relazione a differenti livelli di familiarità nell’attenzione di tipo meditativo. L’indagine oltre a strumenti self-report esplora questo tipo di soggetti anche mediante risposte psicofisiologiche a stimoli che elicitino la componente affettiva denominata “romantic obsession”, indicatore / predittore di dipendenza affettiva. Sono stati utilizzati i seguenti test: il LAST (Love Addiction Screening Test, Aaron Alan, 2010; Mellody et al., 1992), l’ASQ (Attachment Style Questionnaire, Feeney, Noller e Hanrahan, 1994), la MAAS (Mindful Attention Awareness Scale, Brown e Ryan, 2003), la LAS (Love Attitudes Scale, Hendrick e Hendrick, 1986). Oltre al Software OpenSesame, appositamente creato per lo studio, per la visualizzazione degli stimoli e l’Heart&Emotion utilizzato per rilevare i parametri fisiologici quali la conduttanza cutanea e la frequenza cardiaca.
L’analisi è stata condotta su 65 soggetti di cui circa la metà meditatori. Per le indagini il campione è stato diviso in gruppi in base alle risposte affermative riportate alla LAST. In un ulteriore analisi, i soggetti sono stati valutati anche in base ai giorni dedicati alla pratica meditativa. E in particolare alla pratica Vipassana.
Dai risultati emerge che la meditazione non influenza positivamente i tratti della Love Addiction ma addirittura sembra esserci un peggioramento, come constatato dal peggioramento dei tratti della mania confrontata con il passato. Si rileva, inoltre, che gli alti meditatori restano più rilassati in confronto al gruppo di controllo rispetto alle domande che provocano una risposta emozionale più intensa. Esplorando, quindi, quanto la tecnica della meditazione possa aiutare i soggetti che presentano un comportamento di Love Addiction, si evidenzia che a differenza di ciò che ci si aspettava i soggetti alti praticanti presentano una maggiore tendenza al comportamento romantic obsession rispetto alla restante parte di soggetti che non pratica o pratica poco la meditazione. Per quanto riguarda i parametri neurovegetativi che tendono ad esplorare l’arousal invece si osservano i benefici della meditazione in maniera del tutto indipendente dalla presenza di Love Addiction. Il nostro studio non conferma, dunque, i dati della letteratura circa l’efficacia delle pratiche meditative in funzione della sintomatologia delle dipendenze, in quanto non risultano evidenti differenze sia quando il campione viene diviso in base al test di screening LAST sia indagando una strategia di controllo della dipendenza come la pratica meditativa
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