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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052018-014002


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FIRRITO, TERESA
URN
etd-09052018-014002
Titolo
Peak cardiac power output-to-left ventricular mass come predittore di rimodellamento avverso ventricolare sinistro nello scompenso cardiaco
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Di Stefano, Rossella
correlatore Dott. Fabiani, Iacopo
Parole chiave
  • Peak cardiac power output-to-left ventricular mass
  • scompenso cardiaco
  • rimodellamento ventricolare sinistro
  • prognosi
  • ecocardiografia da sforzo
Data inizio appello
25/09/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2088
Riassunto
Lo Scompenso Cardiaco rappresenta, ad oggi, uno dei maggiori problemi cardiologici e sanitari a livello mondiale. Colpisce più di 20 milioni di persone nel mondo ed è una causa importante di morbilità e mortalità.
È quindi indispensabile disporre di strumenti che permettano al clinico di valutare in maniera semplice e rapida il profilo di rischio individuale.
Centrale, in questo ambito, risulta il ruolo del rimodellamento ventricolare sinistro come predittore di outcome.
Gli obiettivi dello studio sono stati i seguenti: valutare in pazienti con scompenso cardiaco cronico e ridotta frazione di eiezione
-il parametro ecocardiografico basale e/o da sforzo, tra quelli utilizzati nelle definizioni di rimodellamento esistenti in letteratura, con la migliore accuratezza nel predire gli end-point di sopravvivenza stabiliti;
-la possibilità di prevedere il rimodellamento avverso ventricolare sinistro e l’outcome, attraverso variabili derivate dall’ecocardiografia basale e/o da sforzo.
Sono stati arruolati 133 pazienti, riferiti alla UO di Malattie Cardiovascolari I Università di Pisa tra il 2014 ed il 2015, con diagnosi di scompenso cardiaco (classe NYHA I-III) e frazione di eiezione ridotta (≤ 40%).
Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un esame ecocardiografico transtoracico 2D e Doppler in condizioni basali, sotto sforzo e in condizioni basali a distanza di 6 mesi dalla prima valutazione.
I risultati del presente studio confermano che l’aumento del volume telesistolico (VTS) ≥10% a distanza di 6 mesi dalla prima valutazione ecocardiografica, possiede una notevole accuratezza predittiva per la sopravvivenza a lungo termine e le ospedalizzazioni per peggioramento dello SC nei pazienti con HFrEF.
I risultati ottenuti dal confronto tra vari parametri clinici ed ecocardiografici, mostrano che il Peak CPOM, variabile che consente di valutare la relazione tra la massa muscolare miocardica reclutabile e la potenza del VS al massimo carico di lavoro, rappresenta un predittore indipendente del rischio di rimodellamento avverso ventricolare sinistro, in pazienti con HFrEF.
In conclusione, la valutazione del Peak CPOM mediante l’ecocardiografia da sforzo, può rappresentare un’utile valutazione aggiuntiva, rispetto ai classici parametri clinici, laboratoristici ed ecocardiografici, nella stratificazione del rischio del paziente con scompenso cardiaco e ridotta frazione d’eiezione.

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