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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09032015-102335


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MUCCIARELLI, VERONICA
URN
etd-09032015-102335
Titolo
Intervento precoce in bambini con Sindrome di Down: outcome neurocomportamentale a 36 mesi
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cioni, Giovanni
Parole chiave
  • outcome
  • down
Data inizio appello
22/09/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO

Questa tesi sperimentale si è proposta di valutare gli effetti a lungo termine di una presa in carico precoce costituita dal counselling nel primo anno associato o meno al Massaggio Infantile praticato entro i 6 mesi di età in bambini con Sindrome di Down. Tale tipologia di intervento viene eseguita presso l’I.R.C.C.S (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Stella Maris di Calambrone (Pisa) e il presente lavoro costituisce la continuazione di uno studio ivi condotto finanziato dalla Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani (2010) che ne ha verificato l’efficacia nel promuovere primariamente lo sviluppo visivo e poi cognitivo, motorio e adattivo dei bambini sindromici reclutati e nel ridurre lo stress genitoriale.
La tesi si articola in due parti di cui la prima consta di un’ ampia argomentazione generale basata sulla revisione della letteratura sulla Sindrome di Down, descritta nei suoi aspetti epidemiologici, medici e neuropsichiatrici e nelle modificazioni cerebrali a livello strutturale e molecolare; si affrontano anche le tematiche del bambino Down in famiglia, la presa in carico neuropsichiatrica e l’intervento multidisciplinare precoce.
Un capitolo è dedicato alle Funzioni Visive dal punto di vista anatomico-funzionale, la loro valutazione e i deficit di alcune modalità delle stesse nei disturbi del neuro-sviluppo genetici e in particolare nella Sindrome di Down.
L’ultimo argomento è rappresentato dall’arricchimento ambientale con approfondimenti riguardanti il Massaggio Infantile.
Nella seconda parte viene riportato il lavoro sperimentale svolto nel quale è stato esaminato il mantenimento nel tempo, a 36-48 mesi, dei risultati positivi ottenuti nei primi 12 mesi, in particolare sul funzionamento intellettivo, adattivo e anche socio-emozionale dei bambini e sullo stress nei loro padri e madri; inoltre si sono valutati il ruolo predittivo delle Funzioni Visive a 6 e 12 mesi per l’outcome cognitivo a 3-4 anni, le correlazioni tra competenze socio-emozionali, adattive e intellettive dei figli a 36-48 mesi e tra queste e stress nei loro genitori alla medesima età.
Dalle conclusioni è emerso che l’intervento precoce secondo il Protocollo Stella Maris è in grado di promuovere a 36-48 mesi uno sviluppo cognitivo nettamente migliore rispetto a quanto descritto in letteratura e a proposito di bambini seguiti con altre modalità di riabilitazione; inoltre, rispetto ai 12 mesi, esso ha determinato un discreto funzionamento adattivo, in linea con il precedente, ma soprattutto ha favorito un alto livello socio-emozionale dei soggetti reclutati e più bassi punteggi di stress genitoriale individuale e legato ad una relazione disfunzionale con il figlio.
Lo studio ha poi dimostrato che il Quoziente Intellettivo, soprattutto di Performance, del bambino influenza il proprio comportamento adattivo e che il suo funzionamento socio-emozionale risente molto della positiva interazione con il genitore.
Infine, secondo l’analisi statistica di questo lavoro sperimentale, le Funzioni Visive a 6 e 12 mesi non hanno presentato correlazione con lo sviluppo cognitivo a 36-48 mesi.
Si devono tener presenti come limiti dello studio la scarsa numerosità del campione e alcune variabili anamnestiche.
A conclusione della ricerca effettuata si può anche affermare che il Massaggio infantile rimane una pratica da consigliare, visti i buoni riscontri sul Quoziente Intellettivo Verbale e sulla scala socio-emozionale. I risultati sembrano inoltre suggerire l’opportunità di proseguire con il lavoro di counselling anche oltre la prima infanzia per favorire la riduzione dello stress genitoriale e un potenziamento delle strategie educative familiari.

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