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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09032013-092529


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MILIANTI, MICHELE
URN
etd-09032013-092529
Titolo
Valutazione Multifunzionale Geriatrica nei soggetti residenti nelle RSA di Pisa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Monzani, Fabio
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
24/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo studio comprende 120 soggetti, di cui 92 donne (77%) con un età media di 84,9±7,44 anni (media±DS). Per quanto riguarda le patologie croniche, abbiamo osservato la seguente prevalenza: osteoporosi 15%, patologie neurologiche (quali pregressi ictus, Parkinson) 30%, demenza (vascolare e Alzheimer) 40%, cardiopatie (esclusa ipertensione arteriosa) 34,2%, patologie psichiatriche (35,8%), patologie osteo-muscolari (prevalentemente artrosi) 49,2%. Globalmente i pazienti analizzati presentano una compromissione cognitiva e funzionale grave: MMSE 11,4 (0-30), ADL 1,00 (0-9); IADL 0,00 (0-5); IADLNH 13,00 (0-27). Abbiamo suddiviso la popolazione in studio (n=112) in base al grado di compromissione funzionale, valutata mediante IADNH; il 39 dei pazienti (F 74,3%) presentava una compromissione di grado lieve (IADLNH>19), 26 (F 80,8%) di grado moderato (IADLNH >10 e ≤ 18) ed infine 47 (F 80,8%) di entità grave (IADLNH ≤9). Il punteggio al MMSE correlava significativamente con il grado di compromissione funzionale, valutato mediante IADL (p<0,0001;Rho=0,45), ADL (p<0,0001; Rho=0,58) e IADLNH (p<0,0001; Rho=0,79), Tinetti (p<0,0001; Rho=0,35) ed Exton Smith Scale (p<0,0001; Rho=0,60) e numero di farmaci assunti (p=0,01; Rho= 0,22); una correlazione inversa veniva invece documentata con l’MPI modificato (p<0,0001; Rho=-0,67), MPI (p<0,0001; Rho=-0,57). Nessuna correlazione significativa veniva osservata con età e CIRS severità e comorbilità. All’analisi multivariata l’unico fattore che manteneva una significatività statistica risultava essere l’IADLNH (p<0,0001). Per quanto riguarda la compromissione funzionale, il punteggio ottenuto all’IADLNH presentava una correlazione significativa con MMSE (p<0,000; Rho=0,79), Tinetti (p<0,0001; Rho=0,52), Exton Smith Scale (p<0,0001; Rho=0,76), MPI modificato (p<0,0001; Rho=-0,80) e numero di farmaci assunti (p=0,03). Nessuna correlazione è stata documentata con età e CIRS severità e comorbidità. Mediamente il numero di farmaci assunti dalla popolazione in studio sono 6.77±3,09, con il 79,17% della popolazione in terapia 5 o più di farmaci. Il numero di farmaci assunti mostrava una significativa correlazione diretta con il CIRS, sia in termini di comorbidità [p<0,0001; r=0,35], sia per quanto concerne la severità [p=0,0001 r=0,35], con il punteggio MMSE (p=0,02 r=0,21) IADLNH (p=0,03 r=0,21) ed SPMSQ (p=0,04 r=0,21). Analizzando il numero di farmaci in relazione al grado di compromissione funzionale, i pazienti con compromissione grave assumevano un numero di farmaci significativamente più basso dei pazienti con compromissione moderata e lieve (6.0±2,9 Vs 7,2±3,2; p=0,04); mediante analisi logistica, infatti, i pazienti con punteggio IADLNH > 19 presentavano un rischio particolarmente basso di assumere un numero di farmaci < a 5 (OR 0,36; 95%IC 0,15-0,89; p=0,02). Infine eseguendo la medesima analisi in base ai gruppi di compromissione cognitiva, si conferma il medesimo trend (deficit cognitivo lieve-assente: 8,7±4,0; moderato: 7,4±3,2; grave: 6,3±2,9; grave Vs lieve-assente, p=0,03). Nei sei mesi antecedenti alla valutazione, 33 pazienti (27,5%; 26 donne) sono stati condotti in PS; La causa d’accesso più frequente è risultata essere la caduta accidentale (22,2%), seguita da problematiche infettive (13,3%), cardiologiche (8,9%) e gastrointestinali (8,9%). I pazienti con pregresso ricovero assumevano mediamente un numero di farmaci maggiore e presentavano una minore compromissione cognitiva e funzionale. Tali differenze si mantenevano dopo correzione per la presenza di demenza. La percentuale di pazienti con pregresso ricovero aumentava progressivamente con l’aumentare del punteggio ottenuto al MMSE (deficit grave 24,3%, deficit moderato 31%, deficit lieve-assente 50%: p=0,05) e al IADLNH (deficit grave 15.5%, moderato 41,2%, assente 41,0%; p=ns). Per quanto riguarda la comorbilità, valutata mediante CIRS, risultava essere moderatamente più elevata nei pazienti con pregresso ricovero.
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