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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09032012-105202


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CIRRONIS, MARCO
URN
etd-09032012-105202
Titolo
Uricemia e disturbo bipolare: studio naturalistico prospettico.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Corsini, Giovanni Umberto
Parole chiave
  • uricemia
  • acido urico
  • mania
  • episodio maniacale
  • iperuricemia
  • uricosuria
  • sistema purinergico
  • xantina ossidasi
  • allopurinolo
Data inizio appello
25/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2052
Riassunto
Già a partire dagli anni sessanta vari studi hanno iniziato ad associare la presenza di Acido a tratti comportamentali e psichiatrici come elevata energia, positività, successo, buon rendimento, elevato stato sociale e comando (Katz and Weiner, 1972). Oggigiorno, tali studi sono stati ampliati e confermati dall’associazione dell’iperuricemia sia a comando (specialmente negli uomini) e disinibizione (maggiormente nelle donne), sia ai temperamenti irritabili ed ipertimici.
Nel 1955 Orowan avanzò l’ipotesi che L’Acido Urico avesse delle caratteristiche psicostimolanti, similarmente a quelle delle xantine, caffeina e teofillina (Orowan, E., 1955): alternativamente, il composto poteva riflettere l’attività del sistema purinergico o essere indice di attivazione metabolica, in quanto prodotto finale del catabolismo dell’ATP.
Altri studi osservarono che l’uricosuria aumentava durante la fase di remissione di un episodio maniacale (Anumonye at al, 1968) e che i pazienti con una maggiore variabilità del tono dell’umore presentavano (anche) una più ampia escursione giornaliera dei valori di Acido Urico (Cobb et al , 1971; Rubin et al, 1969).
Di contro, si è recentemente dimostrato che l’Allopurinolo, inibitore della xantina ossidasi, esercita un effetto antimaniacale (Machado-Vieira et al., 2001, 2008 ; Akhondzadeh et al., 2005), antiaggressivo (Lara et al., 2000, 2003) ed antipsicotico (Lara et al., 2001; Akhondzadeh et al., 2005; Brunstein et al., 2005).
Sebbene oggigiorno si possa definire l’Acido Urico come Marker nei Disturbi del Comportamento, ancora non sappiamo se esso sia una causa o una conseguenza dell’instaurarsi di questi, per quanto il contributo positivo di un trattamento ipouricemizzante in queste condizioni faccia supporre un suo ruolo eziopatogenetico (T.M. Lorenzi et al, 2010).

Il sistema purinergico, che include il neuromodulatore Adenosina e il neurotrasmettitore ATP, modula il sistema dei secondi messaggeri, dei neurotrasmettitori, del metabolismo energetico e di differenti comportamenti come il dormire, l’attività motoria, la memoria, l’apprendimento, l’aggressività e i rapporti sociali.
Allo stesso tempo la mania è caratterizzata da una alterazione dei suddetti comportamenti e una base molecolare di spiegazione eziopatogenetica è stata ricondotta a una disfunzione e attivazione del sistema dei secondi messaggeri (R. Machado-Vieira et al., 2002).
Da qui l’importanza di uno studio che abbia l’obbiettivo di stabilire non solo se l’Acido Urico sia un marker utile nella diagnosi e nel follow-up di pazienti con BD, ma anche se si possa guardare al sistema purinergico come ad un possibile target terapeutico per il trattamento di questa patologia.
A partire da tali presupposti e dal lavoro di Salvadore, in cui si descriveva l’aumento di Uricemia nei pazienti che sperimentavano un primo episodio maniacale, il nostro studio vuole analizzare come le eventuali variazioni delle concentrazioni plasmatiche di Acido Urico nel BD, durante le fasi di Mania, Eutimia e Depressione.
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