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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09022018-184902


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FERRARI, TIZIANO
URN
etd-09022018-184902
Titolo
La relazione tra rimodellamento microcircolatorio, fattori di rischio cardiovascolare e funzione endoteliale: risultati di uno studio multicentrico.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
correlatore Dott. Masi, Stefano
Parole chiave
  • rimodellamento vascolare
  • micromiografia
  • microcircolo
  • heart score
  • funzione endoteliale
Data inizio appello
25/09/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le malattie cardiovascolari (MCV) rappresentano la principale causa di morte a livello mondiale. Per stimare il rischio cardiovascolare (CV) globale, punto essenziale delle linee guida sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, sono stati messi a punto e validati specifici algoritmi che vanno a considerare l’effetto della combinazione dei vari fattori di rischio cardiovascolare (FRCV). Tra questi, quello maggiormente utilizzato a livello Europeo è lo SCORE (Systematic Coronary Risk Evaluation) che stima il rischio di eventi cardiovascolari potenzialmente fatali a 10 anni in pazienti con età > 40 anni e < 65 anni. Sebbene tale algoritmo sia fortemente predittivo del rischio di sviluppare MCV, esiste una porzione significativa di tale rischio che non risulta attribuibile ai fattori di rischio (FR) inclusi nello SCORE. Questo suggerisce che esistano altri fattori che potrebbero contribuire all’evoluzione della patologia CV, attualmente non inclusi nello SCORE.
Con il termine di disfunzione endoteliale si definisce il cambiamento da un fenotipo antiaterosclerotico ad uno proaterosclerotico delle cellule endoteliali ed è conseguente all’esposizione a FRCV. Sebbene possano essere diversi i meccanismi attraverso cui l’esposizione ai vari FRCV portano allo sviluppo di disfunzione endoteliale, essi spesso si traducono in un incremento dei livelli di stress ossidativo che va a ridurre la biodisponibilità di ossido nitrico (NO), molecola che ha un ruolo cruciale nel controllare l’omeostasi vascolare, influendo sia sulla funzione che sulla struttura dei vasi. Alcuni studi hanno dimostrato una relazione tra entità del rimodellamento parietale e disfunzione endoteliale a livello dei grossi vasi, confermando un possibile contributo di quest’ultima all’evoluzione del danno aterosclerotico.
Al contrario, non vi sono studi che abbiano analizzato la stessa relazione a livello microcircolatorio. Questo è importante in quanto le alterazioni della struttura vascolare microcircolatoria sono considerate eventi precoci nell’evoluzione della patologia aterosclerotica in pazienti esposti a FRCV. Esse si manifestano prevalentemente sotto forma di ispessimento della parete del vaso con conseguente riduzione del lume ed incremento del rapporto media-lume (M/L). Quindi, il rapporto M/L è considerato il parametro più importante nella definizione della severità del rimodellamento microvascolare. In base ai processi fisiopatologici alla base del cambiamento del rapporto M/L, si distinguono principalmente due tipi di rimodellamento vascolare, chiamati rimodellamento eutrofico e ipertrofico, differenti fra loro poiché nel primo si ha incremento del rapporto M/L senza aumento della cellularità vascolare, e quindi MCSA (Area traversa della tonaca media) normale, mentre nel secondo si ha aumento sia del rapporto M/L che della MCSA. Quindi, anche il parametro della MCSA da informazioni importanti riguardo al processo di rimodellamento del microcircolo.
Questa tesi si pone quindi l’obbiettivo di analizzare la possibile relazione tra disfunzione endoteliale, FR e rimodellamento vascolare a livello del microcircolo. In particolare, gli scopi della tesi erano:
1. Analizzare l’associazione tra FRCV e misure di rimodellamento microvascolare, quali il rapporto M/L e MCSA
2. Valutare se la funzione endoteliale possa conferire informazioni simili o addirittura superiori sullo stato di rimodellamento microvascolare rispetto ai comuni FRCV.
Per eseguire le analisi sono stati utilizzati i dati di un database costituito dalla collaborazione di 4 centri Italiani dove vengono eseguiti studi di microcircolo tramite miografia. I centri coinvolti erano quelli di Brescia (BR), Pisa (PI), Milano (MI) e Roma (RM) ed il totale dei pazienti inclusi nello studio era di 356. Da ogni paziente è stato prelevato un campione di tessuto adiposo sottocutaneo nel corso di interventi chirurgici eseguiti in regime di elezione. Dal tessuto, sono state isolate piccole arteriole di resistenza che sono state poi montate su di un miografo a pressione per lo studio dei parametri di rimodellamento e della funzione endoteliale.
La misura principale utilizzata per definire l’entità del rimodellamento vascolare è stata il rapporto M/L e come misura aggiuntiva la MCSA. Per studiare la funzione endoteliale è stata misurata la risposta vasodilatatoria delle piccole arterie a concentrazioni crescenti di acetilcolina. Dalle cartelle cliniche di ogni paziente sono state ricavate informazioni circa il profilo dei FRCV che sono state utilizzate per calcolare l’Heart Score (HS) impiegando il software ufficiale dell’EAPC (European Association of Preventive Cardiology) ed utilizzando l’algoritmo per i paesi a basso rischio CV, di cui l’Italia fa parte.
La popolazione inclusa nello studio risultava prevalentemente costituita da soggetti obesi, dato che le molte biopsie di tessuto sottocutaneo per l’isolamento delle arteriole sono state eseguite a livello della parete addominale anteriore nel corso di interventi di chirurgia bariatrica. I risultati mostravano una relazione diretta tra il rapporto M/L ed età, sesso maschile, body mass index (BMI), pressione arteriosa sia sistolica che diastolica, glicemia e diabete mellito. Non esistevano correlazioni significative con il profilo lipidico, incluso il colesterolo totale, HDL e LDL.
E’ stata eseguita anche un’analisi limitata ai pazienti non obesi e anche in questo sottogruppo persisteva un’associazione significativa tra rapporto M/L ed età, BMI, pressione arteriosa sistolica e diastolica, glicemia e diagnosi di diabete mellito. A differenza però di quanto osservato nell’intera popolazione, nei soggetti non obesi il profilo lipidico risultava significativamente associato con il rapporto M/L.
L’HS risultava significativamente associato con entrambi i parametri di rimodellamento microvascolare sia nell’intera popolazione che nel sottogruppo dei pazienti non obesi: soggetti con valori di HS più elevato avevano un rapporto M/L ed un MCSA maggiore.
Anche la funzione endoteliale risultava significativamente associata ai parametri di rimodellamento microvascolare sia nell’intera popolazione che nel sottogruppo dei pazienti non obesi, ma secondo una relazione inversa rispetto all’HS, ossia soggetti con una maggior riduzione della funzione endoteliale presentavano il maggior rimodellamento vascolare, sia in termini di più elevato rapporto M/L, sia in termini di MCSA.
Nell’intera popolazione, quando l’HS e la funzione endoteliale venivano utilizzati insieme nello stesso modello di regressione lineare come variabili indipendenti e messi in relazione al rapporto M/L e MCSA come variabili dipendenti, solamente la funzione endoteliale rimaneva significativamente associata al rapporto M/L ed alla MCSA, mentre le associazioni dell’HS con il rapporto M/L e con la MCSA non risultavano più significative. Gli stessi risultati erano presenti quando l’analisi veniva ristretta al sottogruppo dei pazienti non obesi.
Questi dati suggeriscono che la disfunzione endoteliale possa avere un ruolo importante nel favorire il rimodellamento a livello microcircolatorio, indipendentemente da quello dei comuni FRCV ed in maniera analoga a quanto osservato a livello macrocircolatorio. Questo è interessante perché suggerisce come i meccanismi di rimodellamento vascolare possano essere simili sia a livello micro che macrocircolatorio, nonostante la diversa composizione parietale dei vasi di grosso e piccolo calibro e dalle diverse forze emodinamiche in gioco.
L’identificazione dei fattori che promuovono il rimodellamento microvascolare è estremamente importante in quanto questa alterazione è considerata il danno più precoce a carico del sistema CV dovuta all’esposizione a FRCV ed avviene quando l’evoluzione della patologia aterosclerotica potrebbe essere ancora reversibile. Quindi, la funzione endoteliale potrebbe fornire un nuovo target terapeutico che consente di intervenire precocemente nell’evoluzione della MCV, in uno stadio in cui essa risulti sempre reversibile.
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