• carcinoma mammario metastatico
• docetaxel
• doxorubicina liposomiale non pegilata

Antracicline e taxani sono i farmaci chemioterapici maggiormente attivi nel trattamento del carcinoma mammario metastatico, tuttavia l’utilizzo delle antracicline può essere gravato da una cardiotossicità dose-cumulativa. I risultati di studi clinici di fase III hanno dimostrato come la doxorubicina liposomiale non pegilata abbia una attività antitumorale comparabile alla doxorubicina convenzionale con una minore incidenza di cardiotossicità, rappresentando una valida opzione terapeutica anche per le pazienti con malattia in fase metastatica precedentemente trattate con antracicline nella terapia adiuvante.
Questo studio di fase II, argomento della tesi, ha valutato il ruolo dell’associazione di docetaxel e doxorubicina liposomiale non pegilata in pazienti con diagnosi di tumore della mammella metastatico. Obiettivo primario dello studio è stato valutare l’attività antitumorale dell’associazione; obiettivi secondari sono stati la valutazione del tempo a progressione, della sopravvivenza globale e del profilo di tossicità.
Nello studio sono state inserite 19 pazienti. Il trattamento chemioterapico di combinazione tra docetaxel e doxorubicina liposomiale non pegilata ha mostrato una buona attività in termini di risposte obiettive (76.5%) con un accettabile profilo di tossicità, soprattutto non ematologica, con una assenza sostanziale di cardiotossicità. I risultati dello studio confermano quindi la fattibilità e la tollerabilità della associazione.