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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09012016-143411


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ESPOSITO, MARTINA
URN
etd-09012016-143411
Titolo
Il sistema di gestione del rischio nella certificazione volontaria UNI EN ISO 9001:2015: il caso di un'impresa agroalimentare del settore lattiero-caseario
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Dott.ssa Moruzzo, Roberta
Parole chiave
  • lattiero-caseario
  • certificazione volontaria
  • analisi FMEA
  • UNI EN ISO 9001:2015
Data inizio appello
21/09/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/09/2086
Riassunto
Il lavoro di tesi nasce dopo un periodo di stage svolto in una PMI operante nel settore FOOD: la Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A, nota sul mercato con il brand commerciale Mukki. La prima parte del lavoro di tesi è rivolto allo studio della letteratura. In particolare, si è cercato di dare un quadro più possibile completo di tematiche, molto complesse e articolate quali lo sviluppo del concetto di qualità, la certificazione volontaria (con particolare riferimento alla norma attinente il Sistema di Gestione per la Qualità - SGQ) e l’analisi e la gestione del rischio. La seconda parte del lavoro è lo studio di un caso empirico collegato a tali tematiche; il case study è un’impresa, operante nel settore FOOD, che ha adottato nel corso degli anni un Sistema di Gestione Integrato (SGI). In particolare, dopo aver presentato l’impresa, la sua storia, le peculiarità organizzative, il mercato in cui opera, lo studio è stato focalizzato su un processo di un ramo aziendale ossia il processo per conto terzi per la Grande Distribuzione. Il lavoro di tesi ha l’obiettivo di: individuare i rischi legati allo svolgimento di tale processo; comprendere come l’implementazione del Sistema di Gestione Integrato possa introdurre dei controlli che permettono una gestione oculata di alcuni rischi; proporre degli interventi migliorativi volti a gestire parte dei rischi residui, apportando correttivi alla performance anche in base ai requisiti della nuova norma UNI EN ISO 9001:2015. Per il raggiungimento degli obiettivi, in un primo momento è stata realizzata un’analisi SWOT sulla base delle interviste rivolte alle cinque direzioni aziendali, individuando i punti di forza, le opportunità, i punti di debolezza e le minacce. Di questi ultimi poi è stata realizzata un’analisi FMEA, che ha permesso di attribuire un Indice di Priorità del Rischio. L’analisi del processo ha portato all’individuazione di eventi rischiosi che potrebbero minare il raggiungimento degli obiettivi sia del SGQ che di altri obiettivi aziendali. E’ stata analizzata la probabilità che determinati eventi rischiosi si verifichino e l’impatto che potrebbero avere sul raggiungimento degli obiettivi. In relazione a quanto emerso sono stati rilevati degli ambiti di miglioramento, nei quali la l’azienda potrebbe: cercare ulteriori margini di efficienza; trattare rischi non gestiti che potrebbero intralciare il raggiungimento di alcuni obiettivi; e raggiungere altri obiettivi.
In conclusione, mediante il caso aziendale esposto, si è dimostrato come gli strumenti di analisi dei processi e di analisi e gestione dei rischi aziendali, se opportunamente semplificati ed adattati, possano aiutare le PMI a trovare dei margini di miglioramento in termini di efficacia.
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