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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09012016-093206


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CONTI, VALENTINA
URN
etd-09012016-093206
Titolo
PROFILO DI SICUREZZA IN CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA: Percutaneous Coronary Intervention E Transcatheter Aortic Valve Implantation
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marzilli, Mario
Parole chiave
  • PCI
  • coronarografia
  • complicanze
  • PTCA
  • TAVI
  • stent
Data inizio appello
20/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obbiettivo di questa tesi è valutare il profilo di complicanze che caratterizza due procedure cardiologiche interventistiche ampiamente diffuse al giorno d’oggi: la Percutaneous Coronary Intervention (PCI) e la Transcatheter Aortic Valve Implantation (TAVI). Sono entrambe procedure che negli anni si sono proposte sempre più frequentemente come alternative alla chirurgia per il trattamento di pazienti ad alto rischio chirurgico. Nonostante questo, tali procedure non possono essere considerate prive di rischi e complicazioni. Le complicazioni possono andare dalla blanda reazione allergica al mezzo di contrasto, alla lacerazione di ventricolo con tamponamento cardiaco ed exitus. La conoscenza delle attuali linee guida in materia permette una più razionale applicazione di queste procedure, al fine di massimizzarne i benefici e minimizzarne i rischi. La PCI fa riferimento a procedure che permettono il trattamento percutaneo (non chirurgico) di patologie coronariche. Le prime esperienze a riguardo sono cominciate con l’avvento dell’angioplastica coronarica, che nel corso del tempo è stata affiancata da nuovi device realizzati con l’obbiettivo ideale di rendere permanente il trattamento, partendo dai BMS ai DES, fino ai BVS, gli stent riassorbibili (“scaffold”) che mirano al ripristino della pervietà coronarica senza lasciare traccia. TAVI fa invece riferimento alla procedura di sostituzione valvolare aortica transcatetere, che consente il trattamento non chirurgico della stenosi valvolare aortica, anche in questo caso con l’impiego di device per quanto possibile sempre più efficaci. Nella seconda parte della tesi verrà descritta l’esperienza di reparto riguardo all’incidenza reale di queste complicanze presso il reparto di Malattie Cardiovascolari 1° dell’AOUP in un arco di tempo di otto mesi.
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