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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09012010-163143


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SARTINI, FEDERICA
URN
etd-09012010-163143
Titolo
Per un GIS delle aree funerarie: il caso dell'Abbazia femminile di Santa Maria di Montescudaio (PI) nei secoli X-XV d.C.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Fornaciari, Gino
relatore Dott.ssa Baldassarri, Monica
Parole chiave
  • GIS
  • MOntescudaio
  • SQL
  • vettorializzazione
Data inizio appello
20/09/2010
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
20/09/2050
Riassunto
L’obiettivo del presente lavoro è quello di tentare un’analisi quanto più accorta e critica possibile delle diverse modalità di gestione e trattamento dei dati informatici ottenuti in differenti campagne di scavo in un’area con funzioni cimiteriali, a partire da un sito-campione di età medievale, ubicato a Montescudaio in Bassa Val di Cecina (Pisa).
Il primo capitolo è stato dedicato alla definizione dei sistemi informativi geografici, partendo da un’analisi generale per poi arrivare ad una descrizione più dettagliata tramite l’esposizione di alcuni casi specifici, allo scopo di far emergere come l’applicazione del calcolatore in ambito archeologico si sia evoluta nel corso del tempo e quali siano le attuali potenzialità.
Segue un secondo capitolo dedicato al sito preso in esame, ovvero il Monastero di Santa Maria di Montescudaio, e alle modalità di gestione della documentazione archeologica in esso realizzata tramite l’utilizzo di programmi open source di organizzazione dei dati (database), di rettificazione delle immagini e della relativa georeferenziazione.
Le possibilità d’impiego del mezzo informatico risultano evidenti anche nel terzo capitolo, in cui si fa riferimento all’interpretazione dei dati raccolti sull’ampia area cimiteriale, che copre un arco cronologico di quasi sette secoli ( dal X-XI al XVI secolo d.C).
L’adeguata analisi dei contesti funerari, infatti, si è rivelata indispensabile per ottenere una visione globale dell’area oggetto di studio .
Il dato archeologico, quindi, è integrato da uno studio di tipo antropologico (il paragrafo 3.2 e seguente sono infatti dedicati all’importanza della tafonomia per la comprensione dell’area indagata), potenziato dall’utilizzo di una documentazione di scavo informatizzata all’interno del software contenente i dati di scavo, la cui utilità è stata testata tramite apposite interrogazioni in linguaggio SQL.
Infine, ho cercato di sviluppare un’analisi critica in merito all’effettiva utilità del mezzo informatico applicato all’archeologia, anche tramite confronti con contesti extra-peninsulari, al fine di comprendere se il contesto culturale in studio possa essere confrontato, o meno, con le informazioni provenienti dai diversi siti analizzati.
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