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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09012006-181055


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Di Stefano, Irene
Indirizzo email
irene.distefano@libero.it
URN
etd-09012006-181055
Titolo
Neoplasie urologiche in pazienti trapiantati o in attesa di trapianto: problematiche interdisciplinari (oncologiche, nefrologiche, gastroenterologiche )
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Selli, Cesare
Parole chiave
  • Neoplasie urologiche
  • trapianti
Data inizio appello
19/09/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo del lavoro è stato quello di valutare l’insorgenza di neoplasie urologiche nei pazienti trapiantati o in attesa di trapianto.
Le forme tumorali sono state trattate secondo le linee guida per la popolazione generale, perché attualmente non esistono dei protocolli specifici di prevenzione e di gestione per neoplasie in pazienti trapiantati o in attesa di trapianto. L’aumentato rischio neoplastico, attribuito soprattutto alla terapia immunosoppressiva, è stato recentemente rivalutato, attribuendo un ruolo anche ad altri meccanismi, quali l’infiammazione locale, la disfunzione endoteliale, lo stress ossidativo e l’accumulo di sostanze tossiche nel tessuto adiposo.
Dallo studio sono emerse tre considerazioni :
1) l’importanza di un attento monitoraggio prima e dopo trapianto,
2) una scelta terapeutica, che in accordo alle linee guida della popolazione generale, privilegi sempre l’intervento più compatibile con la funzionalità del graft e non ostacoli il futuro intervento di trapianto,
3) una valutazione individuale del trattamento immunosoppressivo, soprattutto al momento del riscontro della neoplasia, considerando che attualmente, è possibile avvalersi dell’utilizzo di farmaci con minori effetti collaterali e più ampi effetti protettivi.
Tale lavoro vuole sottolineare che è necessaria una conoscenza più approfondita dei meccanismi alla base delle complicanze, per poter formulare delle linee guida e prospettare al paziente una qualità di vita a lungo termine migliore. Pertanto la gestione del paziente trapiantato deve essere multidisciplinare, e nel trattamento della complicanza neoplastica deve affiancare ai trapiantologi e agli specialisti dei singoli organi trapiantati, anche l’oncologo, il radioterapista e i chirurghi delle varie discipline relative agli organi bersaglio delle neoplasie.
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