Tesi etd-08312016-003811 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PICCIOLI, GIOVANNI
URN
etd-08312016-003811
Titolo
Trattamento di prima linea con chemioterapia a base di platino associata a Cetuximab seguita da Cetuximab di mantenimento in pazienti con tumori del distretto testa-collo metastatici: esperienza monocentrica pisana
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Falcone, Alfredo
Parole chiave
- 250 mg/mq q14
- 500 mg/mq q14
- cercivo-cefalico
- cetuximab
- collo
- Epidermal Growth Factor (EGF)
- fluoropirimidine
- mg/mq
- oncologia
- ORL
- platino
- recettori dell'EGF (EGFR)
- regime di mantenimento
- schedula
- testa
- testa-collo
Data inizio appello
20/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
I tumori del distretto testa-collo sono in grado di esprimere i recettori per l’EGF (Epidermal Growth Factor) i quali vengono legati dall’EGF o dagli anticorpi monoclonali diretti contro tale recettore.
I recettori dell’EGF (EGFR) risultano iperespressi nella maggioranza dei tumori solidi e tale scoperta ha rappresentato nel corso degli anni un importante target terapeutico per il trattamento di queste neoplasie. Lo sviluppo di anticorpi monoclonali diretti contro l’EGFR, come Cetuximab e Panitumumab, ha permesso di ottenere un’inibizione di EGFR con plurimi effetti anti-proliferativi, anti-angiogenetici, anti-mitotici ed anti-infiammatori.
Lo studio di fase III EXTREME, ha indagato l’effetto antitumorale di Cetuximab aggiunto ad una chemioterapia contenente derivati del platino e fluoropirimidine nei tumori della testa e del collo recidivati e/o metastatici, e Cetuximab ha dimostrato di prolungare significativamente la PFS (5,6 vs 3,3 mesi, p=0,001).
Lo studio EXTREME ha permesso di affermare che, ad oggi, il Cetuximab aggiunto ad una chemioterapia contenente Cisplatino o Carboplatino + 5-Fluorouracile, seguito da ulteriori cicli di Cetuximab in regime di mantenimento, fino a progressione, deve essere considerato il trattamento di prima scelta nei pazienti con buon performance status e malattia recidivata e/o metastatica non più suscettibile di trattamenti con finalità radicali.
Nella presente tesi presentiamo uno studio retrospettivo volto ad analizzare una coorte di 30 pazienti affetti da tumori del distretto testa-collo, a differente sede di primitività, localmente avanzati e/o metastatici, afferenti al polo oncologico di Pisa dal 2012 al 2016, al fine di valutare attività, efficacia e tollerabilità del trattamento con Cetuximab in combinazione con un derivato del platino ed una fluoropirimidina seguito, in assenza di progressione di malattia, da terapia di mantenimento con Cetuximab, con schema di somministrazione bi-mensile 500 mg/mq q14.
L’obiettivo è stato quello di dimostrare che lo schema di mantenimento con Cetuximab, secondo schedula bi-mensile 500 mg/mq q14, effettuato presso il centro pisano, mostrava attività, efficacia e tollerabilità in linea con quelli della schedula tradizionale 250 mg/mq settimanale presenti in letteratura, ma garantendo un notevole vantaggio in termini di compliance per il paziente e di gestione per il Day Hospital.
Il numero contenuto del campione, dovuto alla bassa incidenza della malattia, necessita di indagare il dato su una casistica multicentrica ampliata per dare significatività statistica all’analisi.
I recettori dell’EGF (EGFR) risultano iperespressi nella maggioranza dei tumori solidi e tale scoperta ha rappresentato nel corso degli anni un importante target terapeutico per il trattamento di queste neoplasie. Lo sviluppo di anticorpi monoclonali diretti contro l’EGFR, come Cetuximab e Panitumumab, ha permesso di ottenere un’inibizione di EGFR con plurimi effetti anti-proliferativi, anti-angiogenetici, anti-mitotici ed anti-infiammatori.
Lo studio di fase III EXTREME, ha indagato l’effetto antitumorale di Cetuximab aggiunto ad una chemioterapia contenente derivati del platino e fluoropirimidine nei tumori della testa e del collo recidivati e/o metastatici, e Cetuximab ha dimostrato di prolungare significativamente la PFS (5,6 vs 3,3 mesi, p=0,001).
Lo studio EXTREME ha permesso di affermare che, ad oggi, il Cetuximab aggiunto ad una chemioterapia contenente Cisplatino o Carboplatino + 5-Fluorouracile, seguito da ulteriori cicli di Cetuximab in regime di mantenimento, fino a progressione, deve essere considerato il trattamento di prima scelta nei pazienti con buon performance status e malattia recidivata e/o metastatica non più suscettibile di trattamenti con finalità radicali.
Nella presente tesi presentiamo uno studio retrospettivo volto ad analizzare una coorte di 30 pazienti affetti da tumori del distretto testa-collo, a differente sede di primitività, localmente avanzati e/o metastatici, afferenti al polo oncologico di Pisa dal 2012 al 2016, al fine di valutare attività, efficacia e tollerabilità del trattamento con Cetuximab in combinazione con un derivato del platino ed una fluoropirimidina seguito, in assenza di progressione di malattia, da terapia di mantenimento con Cetuximab, con schema di somministrazione bi-mensile 500 mg/mq q14.
L’obiettivo è stato quello di dimostrare che lo schema di mantenimento con Cetuximab, secondo schedula bi-mensile 500 mg/mq q14, effettuato presso il centro pisano, mostrava attività, efficacia e tollerabilità in linea con quelli della schedula tradizionale 250 mg/mq settimanale presenti in letteratura, ma garantendo un notevole vantaggio in termini di compliance per il paziente e di gestione per il Day Hospital.
Il numero contenuto del campione, dovuto alla bassa incidenza della malattia, necessita di indagare il dato su una casistica multicentrica ampliata per dare significatività statistica all’analisi.
File
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CETUXIMA...IOLI3.pdf | 545.72 Kb |
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