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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08302016-170321


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MANGIARACINA, CHIARA
URN
etd-08302016-170321
Titolo
Le misure alternative prima del carcere (ovvero il prevalere dell'istanza deflattiva)
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Bresciani, Luca
Parole chiave
  • sospensione
  • misure alternative
  • art.656 cpp
Data inizio appello
19/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro cercherà di affrontare quello che è stato l’iter di nascita e sviluppo dell’applicazione anticipata delle misure alternative alla detenzione, e di come tale istituto sia finito col rappresentare un vero e proprio ‘’ rimedio ‘’ atto ad ovviare al grave problema del sovraffollamento carcerario. L’alternatività della misura nacque, in origine, per rispondere ad una grave situazione che, nel corso degli anni Ottanta, parallelamente ad un graduale accrescimento del consumo di droga tra la popolazione, fece assistere ad un notevole aumento dei soggetti tossicodipendenti che affollavano gli istituti penitenziari del nostro Paese. Tutto questo diede l’input che portò a domandarsi se fosse opportuno intraprendere una via differente ed alternativa al carcere, cercando di andare in aiuto ai soggetti tossicodipendenti, abbracciando un regime volto a favorire anche la cura della dipendenza dalla droga. Negli anni che seguirono, l’istituto in oggetto ha subito incisive modifiche, spinte, purtroppo, dall'esigenza di rimediare alla grave situazione venutasi a creare per via del sovraffollamento carcerario. Tutto ciò ha praticamente snaturato quello che era il significato alla base dell’istituto in questione, giunto adesso a rappresentare un ‘’rimedio ‘’ diretto ad alleggerire il grande carico di soggetti detenuti presenti all'interno delle carceri del nostro paese.

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