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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08282019-112406


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MIRABELLA, JESSICA
Indirizzo email
mirabellajessica@hotmail.it
URN
etd-08282019-112406
Titolo
Sviluppo di formulazioni innovative a base del citrus flavonoide naringenina per migliorare la sua biodisponibilità
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Testai, Lara
relatore Dott. Gasco, Paolo
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
Parole chiave
  • nanoparticelle
  • biodisponibilità
  • naringenina
Data inizio appello
02/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/10/2089
Riassunto
Le malattie cardiovascolari, tra cui l'infarto del miocardio, le dislipidemie e le coronaropatie, sono una delle principali cause di malattia e morte nei paesi occidentali.
Diversi studi epidemiologici dimostrano una relazione tra l'assunzione di cibi ricchi di flavonoidi e la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare e della mortalità. In particolare, i flavonoidi presenti negli agrumi, stanno emergendo per il loro notevole valore nutraceutico. Tra questi, naringenina (NRG), un flavanone che si trova abbondantemente in uva, pompelmo, arancia rossa, limoni, pomelo e mandarini, possiede diversi effetti benefici sull’organismo: antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali, antifibrogenici e antioterogenici. Inoltre, può correggere molti disturbi metabolici legati all'insulino-resistenza, ha effetti ipolipemici ed effetti anti-ischemici, grazie ad un "precondizionamento farmacologico", probabilmente mediato, almeno in parte, dall'attivazione del canale mitocondriale BK.
Naringenina è un composto idrofobo (la sua solubilità in acqua è 46 ± 6 μg / mL) con una scarsa biodisponibilità orale (~ 5,81%). Pertanto, per aumentare la sua solubilità, biodisponibilità in vivo, indice terapeutico e mantenere una concentrazione nel plasma stabile, è necessario migliorare sia la preparazione che la somministrazione.
Fino ad ora, sono stati fatti molti sforzi per migliorare la solubilità e la biodisponibilità di NRG, utilizzando una varietà di approcci, tra cui nanoparticelle, complesso di inclusione con β-ciclodestrine, dispersioni solide, sistemi auto-nanoemulsificanti, e nanoparticelle polimeriche. Indubbiamente, la nanotecnologia è il sistema di “drug delivery” più promettente ed è stato ampiamente applicato ai farmaci idrofobici.
Lo scopo della presente tesi è quello di progettare e sviluppare nanovettori a base lipidica per migliorare il profilo farmacocinetico di NRG attraverso il rilascio prolungato e sostenuto del principio attivo, offrendo così una migliore stabilità, l’utilizzo di nanocarrier non tossici e una maggiore biodisponibilità orale.
Inizialmente, è stato utilizzato un metodo di analisi della solubilità per selezionare la migliore matrice lipidica solida per la preparazione di SLN e nanoemulsioni, insieme ad oli ed altri additivi funzionali.
La dimensione delle particelle e il potenziale zeta sono stati determinati mediante spettroscopia di correlazione dei fotoni. Il contenuto totale di principio attivo degli NRG-SLN e NRG-nanoemulsioni è stato misurato mediante cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC). Il test di stabilità è stato valutato a temperatura ambiente per 1 mese e dopo centrifugazione a 4000 rpm per 15 minuti. Infine, sono stati effettuati test in vitro al fine di simulare le condizioni intestinali e valutare il destino delle formulazioni in stato di digiuno e post prandiale.
Le formulazioni ottimali di NRG-SLN e NRG-nanoemulsioni avevano una dimensione delle particelle di 161-273 nm, un indice di polidispersione di 0.188-0.210, un potenziale zeta di -48 mV, un contenuto totale di farmaco di 2-2.3 mg. Dopo la conservazione a 25 ° C per 1 mese, non sono state osservate cristallizzazione o stratificazione, e dopo centrifugazione non si è verificata precipitazione del principio attivo. In seguito alla prova preliminare di digestione in vitro a digiuno, le formulazioni non hanno subito evidenti alterazioni, mentre in stato di alimentazione è stata evidenziata una probabile aggregazione delle nanoparticelle, ad indicare un alto tasso di dissoluzione in vitro.
Nel loro insieme, i risultati di questo studio potrebbero essere utili nello sviluppo di formulazioni biofarmaceutiche di naringenina, ma sono necessari ulteriori saggi in vivo e in vitro per testare le formulazioni e comprendere se il caricamento di principio attivo raggiunto possa essere sufficiente per ottenere il miglioramento della biodisponibilità orale di naringenina.
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