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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282014-181529


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TODISCO, EMANUELA
URN
etd-08282014-181529
Titolo
Il Late Talker: indagine neurolinguistica sulla "comunicazione" del ritardo.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA
Relatori
relatore Nicolai, Florida
correlatore Peroni, Roberto
Parole chiave
  • ritardo linguistico
  • neurolinguistica
Data inizio appello
29/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro vuole creare il profilo del soggetto Late Talker espressivi, soggetti che a 24 mesi hanno un vocabolario produttivo inferiore alle 50 parole e non presentano la fase combinatoria. L'assenza di danni neuroevolutivi, uditivi ed affettivi accompagna, in maniera imprescindibile, tale ritardo. Sulla base di un modello teorico Usage-based, ho prima evidenziato i rischi putativi e gli indici predittivi del ritardo, per poi passare ad un'analisi statistica (Anova) delle interazioni tra rischi ed indici in un gruppo di 32 soggetti LT. I risultati evidenziano una forte incidenza della familiarità e dell'età precoce dell'inizio dell'eventuale trattamento, sottolineando l'importanza di un'identificazione precoce. Due dei soggetti LT sono stati sottoposti ad un ulteriore confronto con un gruppo di controllo,con età cronologica tra i 20 ed i 36 mesi, per la valutazione comparata della produzione verbale e non verbale. Tanto la produzione verbale quanto quella non verbale mostrano uno slittamento temporale in avanti del soggetto LT rispetto al gruppo di controllo. Il gesto, al pari della produzione verbale si presenta quale ottimo indice predittivo, mentre la sincronia dello sguardo risulta essere significativamente predittiva solo quanto il ritardo linguistico è recettivo e non solo espressivo.


The present work aims at creating an expressive late talking profile. Late talking children present a delay in the amount of expressive vocabulary (less than 50 words) and no combinatory phase at the age of 24 months, in absence of neurodevelopmental problems, auditory deficits and affective deprivations. I used a Usage-based model to focus on putative risks and indexes of prediction for the delay. 32 subjects with expressive language delay participated to the interactive analysis between indexes and risks (Anova). Results highlight on a significant predictive effect for familiarity and age of treatment beginning, supporting the importance of an early identification. 2 subjects with expressive language delay were also compared to a control group (age 20-36) for a second analysis aiming at confronting verbal and nonverbal performances. Results on verbal and nonverbal performances describe the delay as a temporal shift. Gesture, as well as verbal production, is identified as a significant predictive index. Gaze synchrony is not predictive in expressive language delay, but in compromised comprehension.
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