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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08272012-032148


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIANNELLI, CHIARA
URN
etd-08272012-032148
Titolo
Dimorfismo sessuale e asimmetrie funzionali nei pori femorali di Podarcis siculus
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Landini, Walter
relatore Zuffi, Marco Alberto Luca
Parole chiave
  • asimmetrie
  • dimorfismo sessuale
  • lucertola campestre
  • Podarcis siculus
  • pori femorali
Data inizio appello
13/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/09/2052
Riassunto
INTRODUZIONE
Podarcis siculus (Rafinesque, 1810) è una delle specie più comuni di lacertidi della penisola italiana, distribuita praticamente solo nella nostra penisola. È una lucertola diurna, termofila ed eliofila, il periodo riproduttivo avviene durante la stagione primaverile, le femmine depongono le uova (6 in media) da Aprile a Giugno, i piccoli nascono tra la fine di Luglio e i primi di Settembre. È una delle specie protette nella: Convenzione di Berna del 1979 (All. II); Direttiva Habitat 92/43/CEE (All. IV); D.P.R. n° 357 del 08/09/1997 (All. D); Legge Regionale 56/2000 (All. A).

SCOPO DEL LAVORO
Il presente studio ha per scopo la descrizione delle correlate biometriche della lucertola campestre, Podarcis siculus, in funzione della caratterizzazione del dimorfismo sessuale (DS), della variazione tra popolazioni diverse dello stesso DS, e per delineare alcuni aspetti importanti nell’evoluzione biologica della specie. In particolare sono state prese in considerazione la funzione e il significato delle asimmetrie funzionali nella struttura dei pori femorali. I pori femorali, presenti in entrambi i sessi, si strutturano ben prima della definizione delle gonadi e alla maturazione si sviluppano differentemente: impervi nelle femmine, pervi e secernenti nei maschi. L’occorrenza di un maggior numero di pori nel lato destro o nel sinistro, preponderante in uno o nell’altro sesso, risulta essere un aspetto non ancora studiato in questa specie e ben poco studiato nei lacertidi. Inoltre, la quantità di secreto, misurabile da un punto di vista fotografico, può essere indicatore del maggiore o minore stato di maturità sessuale del maschio.
I parametri raccolti saranno correlati alle dimensioni e alla massa corporea degli individui, al periodo dell’anno, e alla stima dell’età. Si indagherà infine se esiste una differenza complessiva tra aree di studio.

MATERIALI E METODI
Periodo di studio: Aprile 2011-Settembre 2011.
Area di studio: Parco Regionale Migliarino S. Rossore Massaciuccoli.
Le catture sono avvenute in due zone diverse del parco: Spiaggia del Gombo e Cascine vecchie, che differiscono per tipo di ambiente, disturbo antropico e pressione predatoria.
Per la cattura ho usato, nella zona delle Cascine vecchie, la tecnica del “noosing”, che prevede l’utilizzo di una cannetta alla cui estremità è fissato un piccolo cappio realizzato con del filo di nylon, che viene fatto scorrere intorno alla testa dell’animale per catturarlo. Per quanto riguarda il Gombo, non mi è stato possibile utilizzare lo stesso metodo, a causa della conformazione dei rifugi (es.: cespugli molto fitti) ho optato per l’utilizzo di trappole a caduta. Le lucertole catturate sono state poi trasportate al Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci, dove sono state sistemate in terrari provvisori in attesa delle misurazioni. Per ogni individuo, per un n complessivo di 65 individui (38 maschi e 27 femmine), ho compilato una scheda di rilevamento: Data, Sito di cattura, Numero di riconoscimento, Sesso, Età, Massa corporea, Lunghezza capo-tronco (snout to vent length, svl), Lunghezza totale, eventuale Numero di uova o follicoli maturi (mediante palpazione), Lunghezza della coda, Stato della coda, Punto di rottura, Lunghezza della coda rigenerata, Presenza e collocazione di ectoparassiti e/o morsi di altre lucertole e loro posizione, Forza del morso, Lunghezza della testa, Larghezza testa, Altezza della testa, Diametro dell’occhio, Distanza tra narice e occhio, Distanza Inter-nasale, Distanza Inter-orbitale, Lunghezza della mascella. Aiutandomi con le foto e con un microscopio stereo binoculare, ho contato i pori femorali presenti per ogni arto posteriore. Ho scattato foto (su carta millimetrata) di capo (norma dorsale e norma laterale destra), parte dorsale del tronco (il pattern sembra individuo-specifico e mi ha permesso in seguito di riconoscere animali catturati più di una volta), parte ventrale del tronco e un particolare della zona cloacale (con i pori femorali). Infine ho numerato gli animali con un pennarello a base d’acqua (atossico) per il riconoscimento a breve distanza e per evitare ricatture immediate.
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