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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08222014-123150


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DALLE MURA, CLAUDIA
URN
etd-08222014-123150
Titolo
La morte in scena: studi su "Sette contro Tebe", "Agamennone", "Coefore".
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
correlatore Prof. Taddei, Andrea
relatore Prof. Medda, Enrico
Parole chiave
  • Eschilo
  • Agamennone
  • Sette contro Tebe
  • Coefore
  • Clitemestra
  • Oreste
  • Eteocle
  • Polinice
  • messaggero
  • cadavere
  • lamento
  • skené
  • spazio retroscenico
  • morte retroscenica
  • morte extrascenica
  • rito funebre
Data inizio appello
29/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La maggior parte delle tragedie greche pervenuteci prevede la morte di uno o più personaggi. Nonostante il momento della morte sia solitamente assente dalla scena e rimanga nascosto agli occhi degli spettatori, non di rado la tensione accumulata nel corso del dramma trova il suo culmine nella visione dei cadaveri da parte degli altri personaggi, del coro e del pubblico stesso. Questo lavoro si propone dunque di fornire un quadro generale del modo in cui Eschilo ha sfruttato questa potente risorsa, costruendo attorno ai corpi presenti in scena situazioni estremamente diverse tra loro.
Dopo qualche riflessione preliminare sui motivi che portavano i Greci ad evitare di rappresentare la morte sulla scena esamineremo, all’interno dei "Sette contro Tebe" e dell’"Orestea", le varie strutture sceniche legate alla visibilità dei cadaveri. In primo luogo prenderemo in esame le diverse modalità con cui in Eschilo la presenza dei cadaveri viene gradualmente preparata nel corso del dramma e infine svelata, per poi giungere alle situazioni sceniche e ai nuclei di significato creati dai cadaveri stessi, che conservano talvolta l’impatto di veri e propri personaggi anche dopo la loro morte.
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