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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08212018-191339


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BANDINI, LAVINIA
URN
etd-08212018-191339
Titolo
STUDIO DEGLI EFFETTI DELLA 3-IODOTIRONAMINA (T1AM) SULLA CASCATA DI SEGNALAZIONE POST SINAPTICA IMPLICATA NEL LONG TERM POTENTIATION (LTP)
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
Relatori
relatore Prof.ssa Ghelardoni, Sandra
correlatore Prof. Scarpato, Roberto
controrelatore Prof. Cammalleri, Maurizio
Parole chiave
  • via di trasduzione del sistema glutammatergico
  • T1AM
  • Tironamine
  • Resveratrolo
  • plasticità sinaptica
  • morbo di Alzheimer
Data inizio appello
24/09/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli ormoni tiroidei sono presenti in due forme: la tetra-iodotironina o tiroxina (T4), che costituisce circa il 90% del totale degli ormoni prodotti e la tri-iodotironina (T3), derivata dalla T4 mediante deionizzazione e che costituisce circa il 10%. La 3-iodotironamina (T1AM), è un metabolita endogeno che si ipotizza derivare dalla decarbossilazione e deionizzazione dell’ormone tiroideo tiroxina (T4). La T1AM risulta essere coinvolta in molteplici vie e la sua somministrazione esogena porta a variazioni della temperatura corporea, della secrezione di insulina, del quoziente respiratorio e ad effetti a livello cardiaco e neurale.
Sono stati osservati anche effetti neuro-protettivi di T1AM, in quanto la somministrazione intracerebroventricolare di T1AM nei topi aumenta la capacità di apprendimento e la memoria, con un meccanismo in cui ha un ruolo centrale la chinasi ERK.
Il ruolo neuroprotettivo di T1AM si esplica nell’antagonizzare gli effetti neurotossici legati all’accumulo di proteine β-amiloidi, i cui aggregati sono caratteristici della patologia dell’Alzheimer.
Si è visto nel ratto che l’iniezione in vivo di proteine β-amiloidi inibisce la plasticità sinaptica caratteristica della trasmissione del segnale tra due neuroni.
L’azione di T1AM sembra andare ad alterare la via di segnalazione del sistema glutammatergico che coinvolge i recettori AMPA e NMDA. L’attivazione di questi recettori porta ad un influsso di Ca2+ che determina l’attivazione di proteine chinasi, incluse CAMKII e PKC e fattori di trascrizione cAMP dipendenti, ERK e CREB.
Un effetto neuroprotettivo è stato associato anche al resveratrolo o 3,5,4'-triidrossi-trans-stilbene, un polifenolo prodotto naturalmente da molte piante. Si ipotizza che il resveratrolo possa avere un ruolo nella clearance di aggregati β-amiloidi. Alcune ricerche, infatti, rilevano come questo composto a basse dosi possa agire mediante induzione del processo autofagico, principalmente tramite la sirtuina 1 (SIRT1).
Poiché è nota un’azione associata sia a T1AM sia a RSV, nell’ambito della trasmissione sinaptica tra neuroni, lo scopo di questo progetto di tesi è stato quello di verificare l’effetto di tali molecole sia singolarmente sia in associazione tra loro e in concomitanza con il peptide Aβ, in due linee cellulari differenti.
Come modelli cellulari si sono utilizzate due linee differenti:
- NG108-15: una linea cellulare ibrida nata da neuroblastoma murino e glioma di ratto
- U87 MG: una linea di glioblastoma di origine umana. Usata come riferimento di linea umana e di solo glioblastoma per la linea ibrida NG108-15.
Per i trattamenti si sono prese concentrazioni di resveratrolo 10μM, β-amiloide 10μM e T1AM da 0,1μM a 10μM, andando a valutare l’effetto combinato di T1AM sia con RSV sia con β-amiloide.

Mediante Western Blot è stato osservato che le NG108-15 risultano in grado di esprimere i recettori AMPA, NMDA, ephrinB2. In seguito a trattamento con T1AM per 24h (0,1μM/1μM/10μM) i livelli di espressione di CaMKII, PKC, ERK e CREB non risultano modificati.
Si è valutata l’eventuale fosforilazione di alcune delle proteine di interesse coinvolte nella via di trasduzione del segnale del sistema glutammatergico utilizzando anticorpi contro la forma fosforilata.
L’espressione di ERK aumenta in maniera significativa nelle NG108-15 trattate con β-amiloide, RSV e T1AM alle concentrazioni massime testate.
È inoltre emerso che in caso di trattamento delle NG108-15 con alte concentrazioni di T1AM si osserva un aumento della concentrazione di glucosio.
Ulteriori analisi sono in corso per valutare la variazione di consumo di glucosio in presenza di RSV e β-amiloide.
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