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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07312017-110854


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MORCHIO, LAURA
URN
etd-07312017-110854
Titolo
Sicurezza ed Efficacia della Tigeciclina nella Malattia Infiammatoria Pelvica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott.ssa Salerno, Giovanna
correlatore Dott.ssa Perutelli, Alessandra
Parole chiave
  • Malattia Infiammatoria Pelvica
  • Ascesso tubo-ovarico
  • Tigeciclina
Data inizio appello
19/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
È stato condotto uno studio clinico prospettico pilota su un totale di 28 pazienti, di cui 20 con malattia infiammatoria pelvica (o PID, pelvic inflammatory disease) di grado lieve/moderato e fallimento della terapia antibiotica di prima linea e 8 con ascesso tubo-ovarico (o TOA, tubo-ovarian abscess, una complicanza della PID). A 25 pazienti è stata somministrata, per una durata di 10 giorni, Tigeciclina con una dose di carico di 100 mg per via endovenosa il primo giorno di trattamento e, a seguire, una dose di mantenimento di 50 mg per via endovenosa due volte al giorno. In 3 pazienti è stato interrotto il trattamento dopo 3 giorni a causa della comparsa di reazioni avverse gastriche.
Le pazienti sono state rivalutate al termine della terapia e a distanza di 30 giorni dalla fine della terapia con Tigeciclina: è stato notato che si è avuta una risoluzione pressoché assoluta sia nelle pazienti affette da PID e che non avevano tratto beneficio dalla terapia antibiotica di prima linea sia nelle pazienti con ascesso tubo-ovarico evidenziando, inoltre, una buona tollerabilità e compliance durante il trattamento.
In conclusione, la Tigeciclina, antibiotico ad ampio spettro strutturalmente simile alla minociclina, potrebbe rappresentare un trattamento efficace e sicuro come terapia di seconda linea in caso di pazienti con PID ed insuccesso della terapia antibiotica di prima linea e come terapia di prima linea in pazienti con ascesso tubo-ovarico.

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