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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07252017-101518


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CARRIERI, GABRIELE
URN
etd-07252017-101518
Titolo
Carico lesionale e outcome riabilitativo nella Sclerosi Multipla: studio di correlazione
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Chisari, Carmelo
correlatore Prof. Ricciardi, Emiliano
Parole chiave
  • Terapia Riabilitativa
  • Risonanza Magnetica
  • Sclerosi Multipla
Data inizio appello
19/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia autoimmune cronica demielinizzante, che colpisce soprattutto i giovani adulti. A causa del suo esordio precoce e della sua cronicità, questa malattia risulta una delle più importanti cause di disabilità neurologica. Ad oggi diversi approcci riabilitativi si sono dimostrati efficaci nel migliorare le abilità motorie ed il grado di indipendenza nelle attività della vita quotidiana di questi pazienti. Tuttavia è ben nota la necessità di evidenziare l’approccio terapeutico ottimale per il singolo, individuando i fattori prognostici che indirizzino l’iter riabilitativo sin dalle prime fasi di danno. Quindi, le tecniche di neuroimaging, specifiche nel valutare la microstruttura della sostanza bianca, associate a valutazioni cliniche e funzionali, possono rappresentare validi strumenti in grado di predire l’entità del recupero funzionale in seguito al training riabilitativo specifico.
Il presente lavoro ha lo scopo quindi di valutare il ruolo predittivo del carico lesionale cerebrale, valutato con tecniche di neuroimaging, sull’efficacia di un trattamento riabilitativo task-specifico.
Sono stati reclutati 15 pazienti affetti da SM, con grado di disabilità motoria lieve-moderato. I soggetti hanno eseguito un training riabilitativo di tipo intensivo della durata di due settimane, con 5 giorni consecutivi di circuito e due giorni di riposo. I partecipanti sono stati valutati prima del trattamento riabilitativo (T0) ed al termine (T1), tramite valutazioni clinico-funzionali (TUG, 6MWT, PCI, 10mWT, DGI) affiancate all’esecuzione di una Risonanza Magnetica basale (RM), per la quantificazione del danno strutturale parenchimale.
I risultati mostrano che, tra i vari parametri studiati alla Risonanza Magnetica, la percentuale di Volume Lesionale e la superficie anteriore del Corpo Calloso incidono sull’entità del recupero funzionale dei pazienti in seguito al training. In particolare, i soggetti con maggior Volume Lesionale avranno un minor recupero motorio, mentre i pazienti con una maggior superficie anteriore del Corpo Calloso presenteranno un miglior outcome funzionale.
In conclusione, la misurazione di due parametri quantitativi, quali la percentuale del Volume Lesionale e la superficie anteriore del Corpo Calloso, risulta fondamentale per aver indici predittivi di outcome funzionale in seguito ad un trattamento riabilitativo di tipo task-oriented. Questo tipo di approccio permette l’individuazione di pazienti in grado di beneficiare maggiormente da questo tipo di training e di elaborare quindi interventi ad personam (customizzazione del training) basandosi sulle caratteristiche del singolo paziente.
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