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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07192011-131014


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MODENA, ALICE
URN
etd-07192011-131014
Titolo
Il lessico della cucina in Jorge Amado.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Arcamone, Maria Giovanna
Parole chiave
  • Amado
  • cucina
  • Lessico
Data inizio appello
19/09/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/09/2051
Riassunto
Il lavoro da me svolto prende in analisi l'opera del grande scrittore brasiliano Jorge Amado (1912/2001) mettendo in risalto l'importanza del lessico della cucina ed individuando un percorso che parte dai 'romanzi della fame' della prima fase produttiva per approdare a quelli sensuali e all'apparenza più scanzonati della seconda.
La prima fase, che si apre con la pubblicazione di Cacao nel 1933, è quella delle opere di lotta e di denuncia sociale. I personaggi, sia che agiscano nelle grandi zone rurali delle piantagioni di cacao o nell'affollata realtà urbana di Salvador, sono alle prese con il bisogno più elementare per la sopravvivenza: la necessità di nutrirsi. Il cibo allora è quello mendicato, ricevuto in offerta o comprato per strada dalla nêga de tabuleiro con i pochi spiccioli che si è riusciti a racimolare. Utilizzando il linguaggio simbolico dell'antropologo francese Lévi-Strauss, sul cotto prevale il crudo, l'alimento non trasformato predomina su quello cucinato: saranno il pane e un frutto comune come la jaca ad essere maggiormente presenti tra le pagine dei romanzi del periodo.
La seconda fase ha avvio con la pubblicazione di Gabriella, garofano e cannella nel 1958: i romanzi amadiani si concentrano adesso su vitali ed affascinanti personaggi femminili. La realtà è descritta come un variopinto mosaico, l'autore si focalizza sulla vita del popolo baiano seguendo i suoi ritmi scanditi dalle cerimonie religiose dei culti afro-brasiliani al ritmo martellante dei tamburi. Il cibo è onnipresente, Amado fa delle sue protagoniste delle abili cuoche, delle maghe incantatrici che agiscono nello spazio magico della cucina.
Il lessico culinario, assieme a quello religioso, è debordante in questa fase e «diviene il mezzo privilegiato per un messaggio di critica e di rivolta, reso esplicito attraverso l'esaltazione linguistica della resistente vitalità degli oppressi». I romanzi del periodo infatti sono solo all'apparenza meno impegnati, i nuovi dettagli focalizzati esaltano la Bahia nera, quella dei discendenti degli schiavi africani perseguitati per i loro culti e le loro tradizioni.
Nel presente lavoro, dopo una breve biografia e un capitolo dedicato alla descrizione delle caratteristiche salienti nelle due fasi di produzione dello scrittore, sono passata, nel terzo capitolo, ad un'analisi letteraria estrapolando i passi in cui il lessico della cucina era presente, cercando di contestualizzarlo e di connetterlo alla sfera della mancanza, della necessità, dell'erotismo, della magia, della religione, creando dei collegamenti tra testi. Per esaminare la presenza del lessico della cucina ho scelto di analizzare alcuni dei romanzi più significativi per ciascuna delle due fasi: Cacao, Sudore, Jubiabá per la prima, Gabriella garofano e cannella, Dona Flor e i suoi due mariti, Teresa Battista stanca di guerra per la seconda.
Il quarto capitolo offre un approfondimento sulle molteplici influenze culturali e linguistiche che caratterizzano il paese affrescato da Jorge Amado e ha un ruolo introduttivo rispetto al quinto capitolo, il glossario, nel quale sono stati raccolti i nomi dei piatti e degli ingredienti citati nei testi ed analizzati etimologicamente: questo allo scopo di mettere in risalto i molteplici apporti etnici e linguistici alla lingua brasiliana, lingua di un paese il cui vocabolario riflette un passato coloniale. La lingua portoghese infatti, giunta nel 1500 in Brasile, subisce da subito un processo di cambiamento e di adattamento alla nuova realtà a cui viene applicata e una metamorfosi provocata dal contatto tra popoli di lingue differenti. La lingua del colonizzatore interagisce con le numerose lingue indigene brasiliane, con quelle africane giunte con il traffico negriero e con le lingue degli emigranti che giungono in Brasile dall'Europa e dall'Asia, soprattutto a partire dal secolo XIX.
Attraverso il campo semantico della cucina, che assieme a quello religioso è ben presente nell'opera amadiana, possiamo analizzare la storia di un popolo, le sue tradizioni. Nella lingua si realizza la pacifica convivenza tra etnie differenti, armonia che spesso non troviamo nella realtà sociale.
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