ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07182018-193312


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
GIGANTESCO, BEATRICE
URN
etd-07182018-193312
Titolo
Impatto della simulazione ad alta fedeltà nell'apprendimento dei medici della Scuola di Specializzazione dell'Università di Pisa: risultati di uno studio randomizzato-controllato
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
PEDIATRIA
Relatori
relatore Prof. Federico, Giovanni
relatore Prof. Peroni, Diego
Parole chiave
  • simulazione ad alta fedeltà
  • emergenza pediatrica
  • medici in formazione specialistica
Data inizio appello
08/08/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/08/2088
Riassunto
Introduzione. La formazione in ambito pediatrico, come quella nelle altre discipline, è basata, essenzialmente, su un modello tradizionale d’insegnamento, ovvero sull’osservazione da parte degli studenti del comportamento di medici esperti sul paziente. Tale metodica, tuttavia, è stata dimostrata carente nel trasmettere la conoscenza e scarsamente efficiente per la ritenzione delle competenze. Il progressivo affermarsi della simulazione come nuova metodologia didattica è andato aumentando, soprattutto negli ultimi due decenni, quando un numero crescente di studi ha dimostrato il miglioramento nell’educazione sanitaria, nella pratica e nella sicurezza del paziente.
Scopi dello studio. Valutare l’impatto della simulazione ad alta fedeltà sulla conoscenza sia teorica sia pratica dei medici della Scuola di Specializzazione di Pediatria dell’Università di Pisa; confrontare il livello di apprendimento ottenuto attraverso la simulazione ad alta fedeltà con la metodologia didattica classica, caratterizzata da lezioni frontali e stabilire la loro efficacia sulla ritenzione di tali nozioni nel tempo; valutare lo stato emozionale e la personale percezione di preparazione di ogni partecipante confrontandolo tra le due metodologie.
Materiali e metodi. Questo lavoro di tesi è stato condotto da Gennaio a Luglio 2018, all’interno del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Sono stati organizzati da parte di personale esperto tre corsi rivolti ai medici in formazione specialistica aventi come tema l’attacco acuto grave d’asma, la rianimazione neonatale alla nascita e l’arresto cardiaco pediatrico. Ogni partecipante è stato valutato attraverso la simulazione eseguita su manichini ad alta fedeltà prima (T0), dopo (T1) e a distanza di 2-3 mesi da ogni corso (T2) utilizzando una griglia di valutazione creata appositamente per ogni scenario. È stata richiesta, inoltre a T0 e a T2, la compilazione di un questionario iniziale per indagare le caratteristiche demografiche, un questionario a risposta multipla con la valutazione del proprio stato emotivo (attraverso il Questionario di Russell), ed infine un questionario finale in cui i partecipanti hanno espresso l’impatto che ogni specifico corso ha avuto sulle proprie conoscenze personali e sull’attività lavorativa.
Per ogni sessione, i partecipanti sono stati suddivisi equamente in due gruppi: il “Gruppo TEORIA”, che ha seguito un corso organizzato con lezioni frontali, a carattere statico e il “Gruppo SIMULAZIONE”, che ha partecipato ad attività di simulazione, eseguite su manichini ad alta fedeltà.
Risultati. 30 medici in formazione specialistica della Scuola di Specializzazione di Pediatria dell’Università di Pisa hanno partecipato allo studio, per un totale di 55 presenze: di questi 28 per il “Gruppo SIMULAZIONE” e 27 per il “Gruppo TEORIA”. La suddivisione dei partecipanti è stata casuale e non sono state evidenziate tra i gruppi differenze significative sia nelle caratteristiche demografiche sia riguardo le abilità pratiche e la conoscenza teorica. Il gruppo SIMULAZIONE ha mostrato un significativo miglioramento nella risoluzione dello scenario, attraverso la valutazione delle technical skills, sia da T0 a T1 {corso ASMA [(39.9 ± 10.7%) vs (65.3 ± 7.1%) p < 0.0001]; corso PARTO [(50.5 ± 10.0%) vs (76.2 ± 8.0%) p < 0.0001]; corso ARRESTO [(65.2 ± 7.7%) vs (86.1 ± 6.7%) p = 0.0002]}, sia da T0 a T2 {corso ASMA [(39.9 ± 10.7%) vs (57.7 ± 7.6%) p = 0.0006]; corso PARTO [(50.5 ± 10.0%) vs (66.7 ± 7.5%) p = 0.0001]; corso ARRESTO [(65.2 ± 7.7%) vs (75.9 ± 7.8%) p = 0.0046]}. Il gruppo SIMULAZIONE, inoltre, ha sempre presentato una migliore performance rispetto al gruppo TEORIA, a T1 per tutti i corsi {corso ASMA [(65.3 ± 7.1%) vs (53.4 ± 9.4%) p = 0.02]; corso PARTO [(76.2 ± 8.0%) vs (68.4 ± 8.6%) p = 0.03]; corso ARRESTO [(86.1 ± 6.7%) vs (69.3 ± 9.5%) p = 0.002]}, mentre a T2 solo in due dei tre corsi organizzati {corso ASMA [(57.7 ± 7.6%) vs (43.3 ± 10.9%) p = 0.02]; corso ARRESTO [(75.9 ± 7.8%) vs (65.2 ± 7.5%) p = 0.03]}.
Solo il gruppo TEORIA ha raggiunto, per tutti i corsi, miglioramenti significativi o debolmente significativi da T0 a T2 riguardo la conoscenza teorica valutata con i questionari a risposta multipla {corso ASMA [(54.3 ± 9.0%) vs (64.4 ± 5.4%) p = 0.03]; corso PARTO [(47.6 ± 22.4%) vs (73.5 ± 17.6%) p = 0.006]; corso ARRESTO [(65.6 ± 10.6%) vs (81.3 ± 16.1%) p = 0.05]}, ma non tali da provocare differenze significative confrontando i risultati con quelli del gruppo SIMULAZIONE.
Il gruppo TEORIA ha presentato un miglioramento nella risoluzione dello scenario, da T0 a T1, solo in due dei tre corsi organizzati {corso ASMA [(41.3 ± 10.3%) vs (53.4 ± 9.4%) p = 0.04]; corso PARTO [(50.6 ± 8.4%) vs (68.4 ± 8.6%) p < 0.0001]} e da T0 a T2 un significativo mantenimento delle conoscenze in un solo corso {corso PARTO [(50.6 ± 8.4%) vs (65.1 ± 7.8%) p = 0.0003]}.
Tutti i partecipanti, hanno indicato sul questionario Russell stati d’animo in prevalenza piacevoli sia all’inizio sia alla fine di ogni corso ed hanno valutato utili tutti i corsi per la propria attività lavorativa. Nello specifico per il corso asma, unico corso in cui è stato possibile un confronto con la gestione dello scenario nella realtà lavorativa, il 77.8% dei medici del gruppo SIMULAZIONE ed il 50% nel gruppo TEORIA, ha riferito di aver gestito il caso più correttamente dopo la partecipazione al corso (p = 0.26); inoltre nella totalità dei casi per il gruppo SIMULAZIONE ed il 66.7% per l’altro, ha riferito di averlo gestito in modo meno stressante (p = 0.04).
Tutti i partecipanti, inoltre, hanno espresso, all’unanimità, la necessità di inserire, nell’ambito delle attività didattiche della Scuola di Specializzazione di Pediatria, un percorso di emergenza/urgenza pediatrica che preveda l’uso della simulazione. Tale percorso, ritenuto fondamentale per la propria formazione, dovrebbe avere una cadenza almeno mensile ed erogato da personale esperto dedicato.
Conclusione. La simulazione ad alta fedeltà ha avuto un impatto positivo sulla formazione dei medici della Scuola di Specializzazione di Pediatria dell’Università di Pisa. Il livello di apprendimento ottenuto attraverso la simulazione ad alta fedeltà è risultato più elevato rispetto a quello raggiunto con la metodologia didattica classica. A 2-3 mesi di distanza dai corsi, la simulazione ha avuto un impatto positivo maggiore, rispetto alla metodologia classica, sul mantenimento delle conoscenze, in particolare riguardo argomenti in cui era presente una preparazione teorica di base più elevata. Le conoscenze apprese, comprese le competenze procedurali, hanno mostrato un più rapido decadimento nel tempo quando la conoscenza teorica di base è stata minore, gli scenari sono stati più complessi e hanno riguardato eventi cui i medici in formazione specialistica sono esposti meno frequentemente nella realtà clinica. La prevalenza degli stati d’animo piacevoli si è mantenuta sia all’inizio sia alla fine di ogni corso, indipendentemente dal gruppo di appartenenza, ma l’utilizzo della simulazione, come strumento educativo, ha aumentato significativamente la fiducia nei giovani medici rispetto ai corsi teorici, portando ad una gestione meno stressante dei casi nella realtà lavorativa.
File