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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07132011-100116


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
VIZZACCARO, CHIARA
URN
etd-07132011-100116
Titolo
Beta-amiloide plasmatica come predittore di risposta alla T.E.C. in un campione di depressi bipolari
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PSICHIATRIA
Relatori
correlatore Dott. Piccinni, Armando
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
Parole chiave
  • compromissione cognitiva
  • depressione
  • beta-amiloide
Data inizio appello
29/07/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO

Background. I disturbi dell'umore sono stati associati ad una compromissione persistente di alcune funzioni cognitive e ad un maggior rischio di demenza. Nella malattia di Alzheimer (AD) sono ben studiati il ruolo neurotossico della β-amiloide (Aβ) cosi` come le variazioni nei livelli dei suoi peptidi solubili. Una riduzione di Aβ42, un aumento di Aβ40 e un aumento del rapporto Aβ40/42 sono stati riscontrati nel plasma di pazienti a rischio di AD e con AD in fase conclamata. Risultati analoghi sono stati rilevati in pazienti depressi, per lo piu` anziani. Alcuni autori hanno inoltre riscontrato particolari caratteristiche cliniche della depressione “amiloide-associata”, mentre non ci sono dati che correlino i livelli dei peptidi Aβ con la risposta alla terapia nei pazienti depressi.

Obiettivi dello studio. Il presente studio si propone di valutare i livelli plasmatici dei peptidi Aβ40, Aβ42 e del rapporto Aβ40/Aβ42 in un campione di pazienti affetti da depressione bipolare, correlandoli alla successiva risposta alla terapia elettroconvulsivante (TEC). Inoltre tali parametri biologici vengono posti in relazione alle caratteristiche del quadro psicopatologico ed all'entita` della compromissione cognitiva.

Materiali e metodi. Sono stati reclutati 25 pazienti affetti da depressione bipolare farmacoresistente candidati a TEC. Prima di iniziare la TEC (T0) e al termine del ciclo TEC (Tf) i pazienti sono stati valutati clinicamente con HRSD-21, MMSE, CGI; inoltre, sia al T0 che al Tf , sono stati valutati i livelli plasmatici di Aβ40 e Aβ42 e del loro rapporto Aβ40/Aβ42.

Risultati. I livelli plasmatici della β-amiloide non hanno mostrato variazioni significative tra T0 e Tf . E` stata riscontrata una correlazione tra valori piu` bassi del rapporto Aβ40/Aβ42 al T0 e percentuali piu` elevate di miglioramento standardizzato della sintomatologia depressiva e della compromissione cognitiva al Tf. Inoltre un valore elevato del rapporto Aβ40/Aβ42 correla con una maggiore gravita` della depressione sia prima che dopo TEC. D'altra parte confrontando al Tf pazienti remitters (HRSD≤10) con quelli non remitters e` risultato che il primo gruppo presentava un rapporto Aβ40/Aβ42 significativamente piu` basso.

Discussione e conclusioni.
I peptidi della β-amiloide valutati in un campione di depressi bipolari non hanno mostrato variazioni significative prima e dopo la TEC, nonostante il miglioramento sintomatologico, ad indicare che si tratta di un parametro biologico che potrebbe avere un significato di tratto e non di stato.
L'associazione riscontrata tra piu` elevati livelli del rapporto Aβ40/Aβ42 e maggior gravita` sia della sintomatologia depressiva che della compromissione cognitiva individua nel nostro gruppo di depressi un sottogruppo clinicamente piu` grave. Il rapporto rappresenta un predittore di risposta, infatti valori piu` elevati si associano a miglioramenti minori sia sul piano depressivo che cognitivo, ma anche a minori possibilita` di andare incontro a remissione completa dalla depressione dopo un ciclo di TEC. Il rapporto Aβ40/Aβ42 piu` elevato pertanto sembra individuare un sottogruppo di depressi in cui possiamo ipotizzare una componente organico-neurodegenerativa.



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