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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07132006-111832


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Creatini, Federico
Indirizzo email
federicocreatini@yahoo.it
URN
etd-07132006-111832
Titolo
osservazioni su rocce sedimentarie mediante diffrattometria a raggi X tradizionale e mobile
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Dott. Berti, Giovanni
Parole chiave
  • diffrattometria
Data inizio appello
28/07/2006
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
28/07/2046
Riassunto
La composizione mineralogica tipica delle rocce con caratteristiche pelitiche offre applicazioni industriali di un certo interesse. L’osservazione delle loro caratteristiche per via diffrattometria a raggi x non è in genere banale. Qui interessa vedere la possibilità di conciliare le potenzialità tipiche di analisi diffrattometriche a raggi x con quello che è possibile ottenere da diffrattometri dotati di un livello di mobilità utilizzabile per realizzare misure in campagna.
L‘obiettivo di verificare l’ottenimento di osservazioni diffrattometriche in campagna mediante diffrattometri dotati di una certa portabilità ed adattabilità al campione o provino ha indirizzato lo studio.
Il lavoro è iniziato con l’osservazione macroscopica dei campioni, per evidenziare le differenze mineralogiche e strutturali delle rocce. Sono state fatte alcune osservazioni caratteristiche al microscopio ed una successiva indagine diffrattometrica.
Inizialmente le rocce sono state sezionate in fettine spesse alcuni mm, da cui sono stati raccolti una serie di dati utilizzando diversi diffrattometri a geometria Bragg-Brentano.
Le varie fasi minerali sono state ottenute tramite il metodo Hanawalt, basato sulla considerazione dei picchi a maggiore intensità relativa e confrontati con i data riportati nei diffrattogrammi standard (PDF-ICDD).
In un secondo momento sono state ottenute polveri da rocce granulate, in modo da ottenere una diversa aggregazione dei cristallini e valutare eventuali differenze di osservazioni attribuibili eventualmente al modo di aggregazione e non alla composizione mineralogica. La fragilità della roccia non ha richiesto precise classificazioni granulometriche, considerando che granulometrie al di sotto dei 10 – 15 microns sono facilmente raggiungibili.
Infine è stato utilizzato il diffrattometro mobile DifRob per osservare diffrattogrammi sia su polveri sia sezioni verificandone la qualità operativa nell’eseguire analisi diffrattometriche sui campioni in studio. Uan semplice elaborazione numerica è stata sufficiente per gli obiettivi di detto studio. Queste elaborazioni sono state eseguite con il pacchetto software “Disvar96”.
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