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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07102009-154611


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SANTI, FABIO
Indirizzo email
stuzzy@libero.it
URN
etd-07102009-154611
Titolo
Studio di un sistema d'indagine geofisica per la diagnostica delle canalizzazioni in modalita estensiva
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
GEOFISICA DI ESPLORAZIONE ED APPLICATA
Relatori
relatore Prof. Zanzi, Luigi
correlatore Prof. Lualdi, Maurizio
controrelatore Prof. Lo Presti, Diego Carlo
Parole chiave
  • fontanazzi
  • CCRes
  • GPR
  • piping
  • seepage
  • diagnostica
  • canalizzazioni
  • erosione interna
  • argini
  • EM
  • resistività
  • MASW
Data inizio appello
31/07/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Abstract

The purpose of embankments is to contain the water of rivers and irrigation, navigation and factory canal. The failure and structural decay of embankments is associated with internal erosion, overtopping and slope failures. The internal erosion produces seepage and piping and this is due to filtering mechanisms of the water along surfaces or areas characterized by anomaly in grain size and permeability. The relationship between geotechnical and geophysical parameters is used to aim at right physic interpretations. The object of this research is to explore the most suitable geophysical method by speedy system in order to locate internal erosion potential area. The geophysical method manly consists in multi-electrode resistivity measurements with streamer technique. In this paper is evaluated and checked the synthetic modeling that produced consistent inversion results for this method. Resistivity image provides information about assessment internal erosion and size anomaly which is placed into different depth of embankments. It is possible to plan the acquisition geometry required by resistivity method through model data. In conclusion, the clear relationship between permeability and resistivity gradient of soil, allows to locate sand, gravel lens and voids which cause internal erosion.

Riassunto

Lo scopo del presente lavoro è sviluppare un modello d’indagine geofisica per la diagnostica delle canalizzazioni in modalità estensiva, in particolare in merito ai fenomeni erosivi interni. Il modello presentato potrà fornire le conoscenze necessarie per il progetto di un sistema d’indagine. Il lavoro è suddiviso in due parti: la prima analizza le tecniche geofisiche che attualmente si saggiano per queste indagini e il tipo di relazione tra i parametri geofisici e le grandezze geotecniche e idrogeologiche d’interesse, la seconda si compone di uno studio di modellazione sull’applicazione di una tecnica geofisica a tipologia speditiva sulla diagnostica dei fenomeni erosivi interni.
Gli argini sono rilevati che hanno il compito di contenere l’acqua dei fiumi e dei torrenti, dei canali d’irrigazione e di navigazione, dei canali di bonifica e industriali. I principali meccanismi di rottura degli argini sono causati da cedimenti strutturali e da fenomeni erosivi.
I cedimenti strutturali coinvolgono la rottura meccanica dell’argine, che avviene sia all’interno del rilevato sia nelle sue fondamenta. La rottura dipende dalle caratteristiche di resistenza meccanica del terreno, dai carichi idraulici applicati e dalle pressioni neutrali negli strati di materiale fine. Il MASW (Multichannel Analysis of Surface Wave) è il metodo geofisico maggiormente utilizzato per diagnosticare problemi di resistenza al taglio lungo la sezione arginale. L’andamento della velocità delle onde S nel sottosuolo è legato alla resistenza al taglio del mezzo e fornisce una stima del valore di G, il shear modulus.
I fenomeni erosivi possono essere interni oppure provocati dalla tracimazione dell’acqua, cioè l’overtopping. I fenomeni erosivi interni sono legati a meccanismi di filtrazione dell’acqua lungo superfici o aree che presentano una granulometria anomala. L’acqua filtra nel terreno attraverso lo spazio intergranulare e questo fenomeno si rivela più intenso nel materiale a grana grossa. Quando la velocità di filtrazione è elevata, l’acqua tende a erodere e trasportare le particelle fini. Quindi, nei materiali a elevata permeabilità, la presenza di un gradiente idraulico elevato, causa dei meccanismi erosivi interni con asportazione di materiale verso l’esterno della struttura. Le zone ad alta permeabilità interne all’argine, che mediamente è poco permeabile, fungono da richiamo di acqua e instaurano i primi meccanismi erosivi che portano alla creazione di piping e seepage. La permeabilità di un terreno dipende dalla dimensione dei grani e dal contenuto di materiale fine, e queste sono legate alla resistività del mezzo. In particolare, le zone maggiormente soggette a fenomeni erosivi hanno resistività elevata, quindi permeabilità elevata, rispetto alla matrice nella quale sono contenute. Il principale parametro investigato in un’indagine geofisica per la diagnostica dei fenomeni erosivi è la resistività del mezzo e come questa varia all’interno del rilevato. I metodi elettrici, resistivi e capacitivi (IP, geoelettrica, Capacity Coupled resistivity) e i metodi elettromagnetici (TEM, GEM, EM multifrequency, GPR) sono le tecniche geofisiche maggiormente impiegate nella ricerca di queste zone e il loro utilizzo è differenziato in base alla grandezza dell’argine, alla velocità d’indagine, alla risoluzione e profondità di indagine cercata.
Nella seconda parte dell’elaborato è verificata l’efficacia, per mezzo di modelli matematici, del metodo geoelettrico bidimensionale nell’individuazione dei principali fenomeni erosivi che si instaurano in un rilevato arginale. La prima sezione di modellazione prevede l’utilizzo del metodo con geometria di acquisizione polo-dipolo ad elettrodi fissi, mentre nella prova successiva la geometria di acquisizione è mobile per consentire al metodo la modalità speditiva. Le risoluzioni e le profondità d’indagine variano notevolmente a discapito della velocità di esplorazione. Il principale problema emerso è la scarsa risoluzione a profondità elevate e la ricerca delle cavità nelle zone sature. In quest’ultimo particolare caso, il procedimento si completa con un metodo sismico che adotta lo scattered delle onde superficiali per individuare l’anomalia.
Il progetto che potrà essere realizzato tramite i dati di modelling prevede, quindi, la realizzazione di un metodo galvanico a trascinamento, con elettrodi che possono essere sostituiti, ad esempio, da ruote dentate in grado di penetrare e condurre corrente elettrica all’interno del suolo ad assicurare una velocità d’indagine elevata.
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