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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07092015-113706


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MUCCI, ELENA
URN
etd-07092015-113706
Titolo
4cMenB: il nuovo vaccino contro Neisseria meningitidis sierogruppo B
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Ghelardi, Emilia
correlatore Dott. Bugnoli, Massimo
Parole chiave
  • vaccines
  • meningococco sierogruppo B
  • meningite
  • MenB
  • invasive meningococcal disease
  • IMD
  • 4CMenB
  • vaccini
Data inizio appello
24/07/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/07/2055
Riassunto
Le malattie meningococciche invasive (Invasive Meningococcal Disease IMD) rappresentano un problema di Sanità pubblica mondiale. Infatti, se non prontamente diagnosticate, le IMD possono avere una evoluzione rapida, talvolta fatale, o lasciare gravi e permanenti sequele. Neisseria meningitidis, l’agente causale di tali infezioni, è un diplococco Gram-negativo capsulato commensale del tratto orofaringeo dell’uomo. Questo batterio viene classificato in sierogruppi sulla base dell’antigenicità del polisaccaride capsulare ed i sierogruppi MenA, MenB, MenC, MenW-135, MenX, MenY sono responsabili della maggioranza delle IMD. La distribuzione dei sierogruppi capsulari di N. meningitidis varia geograficamente, con MenC e MenB maggiormente presenti nei paesi industrializzati del Nord America, Sud America, Europa ed Australia.
L’utilizzo di vaccini, dapprima polisaccaridici e poi glicoconiugati, contro alcuni sierogruppi di meningococco ha portato alla diminuzione dell’incidenza delle IMD, oltre che al numero dei portatori. La messa a punto di un vaccino efficace nei confronti del meningococco di sierogruppo MenB ha presentato, invece, notevoli difficoltà, a causa della natura del polisaccaride capsulare che, essendo molto simile all’acido polisialico presente in diverse glicoproteine umane, costituiva di fatto un autoantigene scarsamente immunogenico, anche se coniugato con una molecola proteica. Oltre a ciò, la diversità antigenica delle proteine di superficie di tale meningococco ha costituito un’ulteriore limitazione allo sviluppo di vaccini protettivi. Attraverso un approccio innovativo chiamato reverse vaccinology, è stato però possibile identificare degli antigeni (Neisserial adhesin A; NadA, Neisseria Heparin Binding Antigen; NHBA, factor H Binding Protein; fHbp) di N. meningitidis MenB potenzialmente utilizzabili per un vaccino.
Il presente lavoro di tesi, svolto presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, nasce da un’esperienza lavorativa effettuata presso i laboratori della Novartis Vaccines. Tale esperienza riguardava alcune fasi della preparazione del vaccino Multicomponent Meningococcal Serogroup B (4CMenB), contenente le proteine fHbp, NadA, e NHBA ricombinanti e Outer Membrane Vescicles (OMV) del ceppo epidemico New Zealand NZ98/254, che contiene la porina PorA 1.4. In particolare, il lavoro svolto prevedeva la produzione su grande scala di OMV dal ceppo NZ 98/254 di N. meningitidis sierogruppo B. Il ceppo NZ 98/254 veniva propagato in colture liquide, le OMV erano poi estratte con l’impiego di detergenti e, successivamente, purificate. Le OMV purificate venivano poi utilizzate per legare le proteine fHbp, NadA, e NHBA ricombinanti, ottenendo, così, il vaccino 4CMenB. In studi clinici effettuati su lattanti, bambini ed adulti, tale vaccino, già commercializzato in Europa ed Australia con il nome Bexero e recentemente approvato dalla Food and Drug Administration per l’utilizzo negli USA, è risultato capace di indurre un’immunità protettiva nei confronti della maggior parte dei ceppi di N. meningitidis sierogruppo B.
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