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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07092012-151838


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
STEA, FRANCESCO
URN
etd-07092012-151838
Titolo
Relazione fra rigidita arteriosa, riflessioni dell'onda sfigmica e danno vascolare renale nei pazienti ipertesi
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA INTERNA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
correlatore Dott. Ghiadoni, Lorenzo
Parole chiave
  • rigidità arteriosa
  • onda sfigmica
  • rene
  • arterie renali
  • ipertensione arteriosa
  • arterial stiffness
  • pulse wave
  • kidney
  • renal arteries
  • arterial hypertension
Data inizio appello
30/07/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
La rigidità arteriosa espone la microcircolazione a pulsatilità aumentata. La riflessione dell’onda sfigmica potrebbe avere effetto protettivo, riducendo la pulsatilità trasmessa a distretti vascolari a bassa resistenza come quello cerebrale o quello renale. Nel presente studio si è indagata l’ipotesi nel rene, esaminando la relazione fra riflessioni dell’onda e indici di resistenza.
Abbiamo ricercato nei nostri database gli ipertesi sottoposti a misurazioni tonometriche e doppler renale nella stessa sessione. L’Augmentation Index (AIx) e la Pulse Wave Velocity (PWV), indici rispettivamente di riflessione d’onda e rigidità arteriosa, sono stati misurati con l’apparecchio SphygmoCor; dalla forma d’onda, tramite un modello di approssimazione del flusso aortico, è possibile calcolare il coefficiente di riflessione (Reflection Magnitude, RM), come rapporto fra onda retrograda e anterograda. L’indice di resistenza renale (RI), una misura di danno vascolare, è stato misurato nelle arterie interlobari mediante Doppler.
Sono stati analizzati 216 pazienti, prevalentemente maschi (63%), età 53,3 ± 11,5 anni, RI 0,632 ± 0,066; AIx, 27,5 ± 11,1%; PWV, 8,52 ± 1,81 m/s; RM, 64,2 ± 12,7 %. RI è risultato associato positivamente con AIx (r=0,32, p<0,0001), RM (r=0,29, p<0,001) e PWV (r=0,44, p<0,0001). Né AIx, né RM hanno correlazione negativa con RI in modelli che includono fattori di confondimento e covariate. Quando i pazienti sono stati divisi in terzili di AIx e PWV, non sono risultate differenze di RI fra quelli con basso AIx e alta PWV e quelli con alto AIx e bassa PWV (n=17 vs. 25; 0,645 ± 0,053 vs. 0,632 ± 0,064; p=ns), nonostante una differenza di RM (74,9 ± 6,7 vs. 51,2 ± 7,3 %; p<0,001).
La riflessione d’onda, stimata tramite AIx o misurata come RM, è correlata positivamente con RI in una popolazione di ipertesi. Non si evidenzia una correlazione negativa neanche correggendo per fattori confondenti, o quando è esaminata separatamente dall’influenza della rigidità arteriosa. Nel complesso, questi risultati suggeriscono che la riflessione d’onda non ha un effetto benefico significativo sul danno vascolare renale negli ipertesi.
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