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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07042012-075527


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
DONETTI, MONICA
URN
etd-07042012-075527
Titolo
Uso del Tolvaptan nelle Sindromi da Inappropriata Secrezione di ADH secondarie
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Carmassi, Franco
Parole chiave
  • iponatriemia
  • SIADH
  • Tolvaptan
  • scompenso cardiaco
  • cirrosi
Data inizio appello
24/07/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/07/2052
Riassunto
La sindrome da inappropriata secrezione di ADH è una sindrome clinica caratterizzata da una secrezione di ADH non fisiologica (cioè non modulata dallo stimolo dell’iperosmolarità o dell’ipovolemia), con ritenzione di acqua e iponatriemia da diluizione.

La SIADH secondaria è presente nelle sindromi edemigene quali lo scompenso cardiaco e la cirrosi epatica. L'aumento dell'increzione di ADH è secondario alla riduzione del volume effettivo circolante e alla riduzione delle resistenze arteriolari, che attivano la via non osmotica di rilascio dell'ADH.

Il nostro studio ha arruolato pazienti con iponatriemia ed espansione del volume extracellulare per scompenso cardiaco cronico o cirrosi epatica.
Nel caso in cui i pazienti avessero assunto terapia diuretica, questa veniva interrotta.
I pazienti sono stati trattati con Tolvaptan, farmaco già approvato negli Stati Uniti per la terapia della Sindrome da inappropriata secrezione di ADH secondaria. Tolvaptan agisce sui recettori V2 della Vasopressina, bloccando il legame ADH- recettore, presente sulle cellule principali del dotto collettore. Questo blocco determina una riduzione del riassorbimento di acqua e causa un aumento dell’escrezione di acqua libera (acquaresi), con un aumento del volume urinario, una riduzione dell’osmolalità urinaria e un aumento della concentrazione sierica di sodio.

Risultati:

Il Tolvaptan produceva un innalzamento delle concentrazioni sieriche di Na a breve termine. Nel sottogruppo di pazienti che avevano assunto terapia diuretica fino al momento del ricovero, si assisteva ad un aumento maggiore delle concentrazioni sieriche di Na, rispetto ai pazienti che non erano sottoposti a tale terapia.
Calcolando la Clearance dell’acqua libera in modo tradizionale (tenendo conto della azoturia), questa appare negativa il primo giorno, dimostrando la persistente attività dell’ADH a prescindere dall’ iposodiemia e si apprezza l’attività del farmaco in quanto la negatività si riduce nei giorni successivi. Viceversa la clearance dell’acqua libera da elettroliti si positivizza in seguito alla attività del farmaco.

Conclusioni:

Il Tolvaptan produce l’aumento delle concentrazioni sieriche di Na, che vengono mantenute durante tutta la durata della terapia, in pazienti con iponatriemia e espansione del volume extracellulare per scompenso cardiaco cronico o cirrosi epatica.
Il ripristino di valori normali della sodiemia appariva più efficace in quei pazienti che avevano sospeso la terapia diuretica.

Tolvaptan non elimina le condizioni che sono alla base dell’iponatriemia, che si può ripresentare dopo l’interruzione del farmaco e nella persistenza delle condizioni nelle quali l’iponatriemia si è generata.

Tolvaptan si è dimostrato adeguato a “risolvere” l’iposodiemia secondaria a SIADH secondaria e tale trattamento promette di essere adeguato quando l’iposodiemia sia associata a patologie reversibile.
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