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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07042011-100625


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VIMERCATI, GIOVANNI
URN
etd-07042011-100625
Titolo
Ecologia termica e comportamentale del geco comune Tarentola mauritanica
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIODIVERSITA' ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Barbanera, Filippo
relatore Dott. Zuffi, Marco Alberto Luca
Parole chiave
  • strutture artificiali di nidificazione
  • ecologia termica
  • area termica di attività; termoregolazione
  • Tarentola mauritanica; cromatofori
  • catemeralità
  • fotoperiodo
  • competizione intraspecifica
Data inizio appello
21/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2051
Riassunto
Il geco comune, Tarentola mauritanica (Linnaeus, 1758; Reptilia, Squamata), è una specie catemerale diffusa in gran parte del bacino del Mediterraneo (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Serbia, Montenegro, Croazia, Grecia, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto). Nonostante tale ampia diffusione, gli aspetti specie-specifici correlati alla biologia termica, al ritmo di attività ed alla scelta di habitat tra le varie classi dimensionali e sessuali sono di fatto poco o nulla conosciuti. Le limitate informazioni circa gli aspetti sopracitati derivano da raccolte aneddotiche e da studi effettuati in ambiente di laboratorio.
Obiettivi del presente studio sono: a) definire, sul campo, in quali termini la temperatura ambientale possa influenzare l’attività diurna della specie; b) studiare il comportamento termoregolatorio ponendo l’attenzione sulle aree termiche di attività (porzioni di muro e strutture artificiali di nidificazione precedentemente collocate) e sulle differenze intraspecifiche tra le varie classi di età; c) analizzare l’influenza di alcuni parametri ambientali (fotoperiodo, condizioni meteo, variabilità temporale e spaziale dell’habitat) sulle correlate ecologiche e comportamentali della specie.
Durante l’intero periodo di attività della specie (marzo-ottobre) sono stati effettuati diversi campionamenti lungo una porzione di muro (250 m ca.) antistante il Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci (PI): in due fasce orarie (11:00-13:00; 15:00-17:00) negli stessi due giorni a settimana per comparare, nel corso dell’anno, i periodi di maggiore attività; in una fascia oraria estesa (9:00-18:00) in uno stesso giorno a settimana, per un’analisi giornaliera complessiva. Sono stati rilevati i seguenti dati termo-ecologici: temperatura dell’aria, del substrato, e del dorso dell’animale; classe di età; colorazione dorsale; luminosità; condizioni meteo; data e ora; posizione dell’animale rispetto al nido o sul nido; distanza dal nido; numero del nido di riferimento. Inoltre, al fine di conoscere le temperature medie, massime e minime giornaliere, sono stati utilizzati i dati pubblicati dalla Stazione Meteo – Climatologica “Il Pisanaccio” di Alessandro Nerelli.
I risultati mostrano come ciascuna classe di età (adulti, giovani, neonati) presenti uno specifico pattern di frequenza con differenti picchi di abbondanza (giugno, aprile, ottobre rispettivamente). La classe degli adulti inoltre sembra essere fortemente vincolata alle temperature giornaliere dimostrando un’alta correlazione tra frequenza e valori termici giornalieri. Le altre classi, al contrario, appaiono meno termosensibili.
Globalmente, le temperature delle aree termiche di attività (muro e nido) dei giovani e dei neonati risultano essere più basse di quelle osservate nei adulti. Lo stesso risultato si osserva analizzando le temperature dorsali e le temperature dell’aria. Ogni classe di età inoltre interagisce in modo differente con le diverse aree termiche di attività (per esempio in funzione dell’esposizione, delle condizioni meteo e della stagione) così come con le strutture artificiali di nidificazione.
In sintesi emerge una stretta correlazione tra le diverse variabili ecologico-comportamentali prese in esame e la temperatura a conferma di quanto quest’ultima, in una specie ectoterma-peciloterma, possa influenzare fortemente l’attività ed il comportamento. Tale correlazione inoltre varia in funzione della classe di età analizzata, suggerendo la presenza di caratteristiche allometriche ed etologiche specifiche.
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