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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07032013-104711


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
NENCINI, LUCA
URN
etd-07032013-104711
Titolo
Sintesi di nuovi cluster bis alchinilici esanucleari di Platino
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA
Relatori
relatore Prof. Leoni, Piero
Parole chiave
  • trinucleare
  • esanucleare
  • Cluster
  • platino
Data inizio appello
18/07/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il progetto di tesi si propone come obiettivi la preparazione di strutture ordinate che contengano più unità cluster alternate a spaziatori organici od organometallici, lo studio della loro reattività e della comunicazione elettronica tra le varie unità cluster, e in generale delle proprietà (ottiche, magnetiche, elettriche) di questa nuova classe di derivati.
L'approccio sintetico che sarà utilizzato prevede l’utilizzo come precursori di cluster esanucleari di platino aventi composizione generica [Pt6(-But2)4(CO)4(X)2]n+, in cui n = 0 se i due leganti X sono monoanionici (alogenuri, pseudo alogenuri, alchinili, anioni debolmente coordinati, etc.) o n = 2 se sono neutri (CO, Ammine, fosfine, carbeni, etc). I leganti fosfuro a ponte ingombranti presenti in queste strutture svolgono la duplice funzione di garantire la conservazione della struttura del cuore centrale del cluster [Pt6(-But2)4(CO)4]2+ e di lasciare due sole posizioni di coordinazione reattive, limitando quindi la possibilità di formazione di complesse miscele di isomeri negli studi di reattività, oltre a conferire una elevata stabilità termica ai composti ottenuti. Queste caratteristiche hanno consentito in passato l’utilizzo di questo precursore come building block per la preparazione di composti lineari che contengono più unità cluster separate da spaziatori di tipo alchinilico. In questo lavoro ci proponiamo di preparare nuovi derivati che contengano spaziatori alchinilici funzionalizzati con leganti all’azoto (per esempio terpiridili). In questo modo si dovrebbero ottenere composti che potranno essere oligomerizzati per aggiunta di ioni di metalli di transizione (Co, Ru, Ni) o lantanidici. Le proprietà magnetiche e ottiche di questi nuovi oligomeri saranno quindi modulabili modificando il tipo e lo stato di ossidazione dell’eterometallo inserito nello spaziatore.
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