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John McGahern è annoverato tra i migliori autori della letteratura irlandese contemporanea ma, nonostante la fama internazionale, la sua maestria non fu subito unanimamente riconosciuta e tutt’ora rappresenta un curioso caso di “strabismo ricettivo”.Alla luce di una complessiva coerenza, nella varietà di situazioni, tematiche e personaggi presenti nei racconti di McGahern, emerge l’interazione tra dimensione soggettiva-familiare e macrocosmo nazionale, di cui il primo si manifesta come diretto riflesso. Ciò sottolinea lo stretto legame tra l’individuo e il contesto in cui egli è inserito e diventa del fulcro di un percorso letterario ed esistenziale che porterà McGahern a circoscrivere le sue opere agli spazi da lui vissuti, conferendo alla sua produzione un carattere fortemente autobiografico. Nonostante la complessiva ricezione positiva dell’autore di cui fu riconosciuta la grandezza, l’atteggiamento della critica rimase, tuttavia, contrastante riguardo la classificazione delle opere all’interno del filone letterario. Ciò confermerebbe la sua natura enigmatica e complessa sebbene non spieghi il motivo di un tardivo e tutt’ora non universale riconoscimento. Ben lungi dall’ambizione di essere esaustivo, questo lavoro nasce dalla volontà di dar voce ad un autore che è poco conosciuto in Italia sebbene la sua produzione abbia dato un contributo essenziale alla letteratura irlandese e fornisca un interessante spunto di riflessione sulla complessità dell’identità socio-culturale e nazionale del paese.