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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06302015-112130


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ZANNI, GIACOMO
URN
etd-06302015-112130
Titolo
Etica pubblica e prevenzione della corruzione
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Pertici, Andrea
Parole chiave
  • etica pubblica
  • Prevenzione della corruzione
  • conflitto di interessi ed incompatibilità
  • codici etici
  • incandidabilità
Data inizio appello
20/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi affronta il tema della corruzione nel nostro ordinamento, mettendo il luce come sia necessario che alla mera azione penale si affianchi anche una adeguata strategia amministrativa-preventiva di lotta alla corruzione.
Nel primo capitolo si danno gli elementi generali della corruzione. In particolare si da una definizione di corruzione, sottolinenando come la definione amministrativa di corruzione sia più ampia di quella penale, si elencano le cause dell'origine e della diffusione della corruzione e si indicano gli effetti negativi della stessa.
Nel secondo capitolo si fa una riconognizione generale delle fonti che affrontano il problema della corruzione. Si parte dalle Convenzioni e dagli organi internazionali impegnati nella lotta alla corruzione, per passare poi alla tutela costituzionale dai fenomeni di corruzione e alla disciplina penalistica in materia di corruzione presente nel nostro ordinamento e per finire con il quadro generale della legge n. 190 del 2012 (legge anticorruzione), la quale ha introdotto si diverse disposizioni penalistiche in materia di corruzione, ma sopratutto ha delineato una nuova strategia di prevenenzione della corruzione.
Nei capitoli successivi, capitolo 3, capitolo 4 e capitolo 5, si passa ad analizzare alcuni degli strumenti di prevenzione della corruzione introdotti dalla legge anticorruzione, i quali rientano tutti nella logica della diffusione dell'etica pubblica tra i soggetti che ricoprono cariche pubbliche. In questi capitoli si mette in risalto come la diffusione dell'etica pubblica, la quale fa si che i soggetti che vanno a ricoprire cariche pubbliche siano degni di farlo, sia fondamentale nella lotta alla corruzione.
Nel terzo capitolo si affronta il problema del conflitto di interessi. Dopo avere dato una definizione di conflitto di interessi e sottolineato quali sono i legami tra questo e la corruzione, abbiano analizzato gli strumenti introdotti dalla legge anticorruzione per impidire che i funzionari pubblici che hanno interessi privati in conflitto con gli interessi pubblici affidati alle loro cure vadano a svolgere le funzioni pubbliche in piena libertà. In particolare, si è fatto riferimento all'obbligo di comunicazione ed astensione nel procedimento amministrative e alla disciplina delle incompatibilità.
Nel quarto capitolo si spiega la nuova disciplina delle incandidabilità introdotta dalla legge anticorruzione per le cariche di parlamentare europeo e nazionale e per le cariche elettive e di governo regionali e locali, dimostrando come il legislatore abbia sentito bisogno di introdurre uno strumento di diffusione di etica pubblica per garantire che le funzioni pubbliche fossero attribuite a soggetti eticamente idonei a ricoprirle, mettendo così un freno ai fenomeni di corruzione ed illegalità nella pubblica amministrazione. In questo capitolo sono stati affronatate anche diverse questioni di legittimià della normativa in questione che sono sorte durante determinati processi.
Nel quinto capitolo si affronta l'ultimo strumento di diffusione di etica pubblica nella pubblica amministrazione, ovvero l'adozione di codici etici. Dopo una breve evoluzione della disciplina dei codici etici, si indicano le novità introdotte dalla legge anticorruzione per vedere come si delinea la normativa attuale in materia di codici etici. Infine si fa riferimento ad un modello di codice etico, ovvero la Carta di Pisa.
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