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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06302007-172706


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Territo, Valentina
URN
etd-06302007-172706
Titolo
IL NODULO TIROIDEO SOSPETTO: VECCHI E NUOVI INDICI PREDITTIVI DI MALIGNITA'
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Aghini, Fabrizio
Parole chiave
  • cellule di Hurtle
  • nodulo microfollicolare
  • nodulo sospetto
Data inizio appello
17/07/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo della presente tesi è stato quello di valutare se la determinazione dei livelli circolanti di tireoglobulina (Tg), associata ad alcuni caratteri ecografici, possa avere un ruolo predittivo nella diagnosi preoperatoria di malignità dei noduli tiroidei a citologia microfollicolare ed a cellule di Hürtle.
La casistica è costituita da 215 pazienti (169 femmine, 46 maschi) con diagnosi citologica di nodulo tiroideo microfollicolare ed a cellule di Hürtle, successivamente sottoposti ad intervento di tiroidectomia.
Per ogni paziente è stato effettuato uno studio della funzione tiroidea, un’ecografia tiroidea ed un esame citologico sul materiale raccolto mediante aspirazione con ago sottile.
L'esame citologico ha deposto per neoplasia microfollicolare in 178/215 pazienti e per neoplasia a cellule di Hürtle nei rimanenti 37/215.
La diagnosi istologica definitiva ha deposto per carcinoma tiroideo in 72/215 (33%) pazienti e per la natura benigna del nodulo nei restanti 143/215 (67%). In riferimento all’istotipo dei carcinomi, il 30% è risultato essere un carcinoma papillare variante classica, il 46% un carcinoma papillare variante follicolare, il 10% un carcinoma papillare a cellule alte o trabecolare, il 14% un carcinoma follicolare o a cellule di Hürtle.
Le concentrazioni sieriche della Tg sono risultate più elevate nei noduli maligni rispetto ai noduli benigni; tuttavia, tale differenza è risultata statisticamente non significativa.
Un aumento del rischio di malignità, peraltro non statisticamente significativo, è stato documentato nei noduli con presenza contemporanea di margini irregolari e di microcalcificazioni.
Nei noduli maligni il diametro maggiore era inferiore rispetto a quello dei noduli benigni e la differenza osservata è risultata statisticamente significativa (p=0,044).
Dallo studio della relazione tra concentrazioni sieriche di Tg e caratteri ecografici del nodulo, si è pervenuti ai risultati descritti di seguito. Concentrazioni elevate di Tg, in presenza di microcalcificazioni, sono risultate associate ad una maggiore probabilità di malignità del nodulo. Tale probabilità, peraltro statisticamente non significativa, risulta ancora più elevata quando alte concentrazioni sieriche di Tg sono associate alla presenza contemporanea di microcalcificazioni e di margini irregolari del nodulo.
Una differenza statisticamente significativa del valore medio delle concentrazioni sieriche di Tg tra noduli maligni e noduli benigni è stata osservata quando il diametro maggiore del nodulo è inferiore a 3 cm (p=0,037). Infine, è stato evidenziato che concentrazioni sieriche di Tg superiori a 300 ng/ml, in pazienti con noduli di dimensioni inferiori a 3 cm, sono associate ad un incremento statisticamente significativo del rischio di malignità dei noduli (p=0,001) .
In conclusione, i risultati ottenuti nella presente tesi suggeriscono che:
1)i caratteri ecografici di ipoecogenicità, di margini irregolari e di microcalcificazioni - isolati o in combinazione tra loro- non sono di per sé sufficienti per predire la malignità del nodulo;
2) la prevalenza di carcinoma è più elevata nei noduli con diametro minore, indipendentemente dalla presenza degli altri caratteri ecografici studiati;
3) il riscontro di concentrazioni sieriche elevate di Tg, nei noduli di piccole dimensioni, è associato ad un alto rischio di malignità.
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