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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06272018-223544


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BONINI, CHIARA
URN
etd-06272018-223544
Titolo
Vittima di reato ed esigenze di protezione nel prisma del processo penale.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
controrelatore Prof. Marzaduri, Enrico
controrelatore Prof. Bresciani, Luca
Parole chiave
  • vittima vulnerabile
  • vittima
  • violenza di genere
  • misure di protezione
  • divieto di avvicinamento
  • art. 282-ter c.p.p.
  • art. 282-bis c.p.p.
  • allontanamento dalla casa familiare
Data inizio appello
18/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato, incentrato sulla vittima di reato, vuole mettere a fuoco il rinnovato ruolo che la stessa ha assunto all’interno dell’ordinamento giuridico, al fine di delineare un quadro omogeneo e coerente in ordine alle normative che la riguardano. Complice di un simile cambio di prospettiva è stato l’influsso delle direttrici sovranazionali, le quali hanno spinto il legislatore interno a introdurre norme atte a riservare alla persona offesa un ruolo effettivo e di rilievo nel panorama di quei diritti e garanzie, che per un considerevole lasso di tempo, le sono stati negati. L’attenzione viene rivolta ai reati che si consumano in ambito affettivo-relazionale, toccando così il tema sia della violenza domestica, species del più ampio raggio cui fa capo la violenza di genere, sia della violenza perpetrata ad opera di soggetti sconosciuti. Vengono pertanto ad essere chiamati in causa contesti caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo tra le parti e da un alto tasso di vulnerabilità che, spesso, contraddistingue la persona offesa, anche in considerazione delle delicate dinamiche che, talvolta si innestano nel rapporto vittima - aggressore.L’ordinamento è quindi chiamato a dare risposte concrete alla persona offesa ponendo in essere interventi mirati, che vedano l’attivazione di una cooperazione integrata tra istituzioni e organizzazioni operanti nel contesto sociale, al fine di offrirle assistenza, protezione e sostegno. Le misure previste a protezione della vittima, col preciso intento di riservarle ampia scelta in merito alla strada da intraprendere per essere tutelata, scorrono su diversi binari che vedono coinvolti rispettivamente l’ambito amministrativo, civile e penale, ognuno con una propria conformazione e peculiarità, propedeutici a dare risposte efficaci a lesioni, potenziali o effettive di beni giuridicamente tutelati. Nella trattazione de qua, particolare rilievo viene attribuito alle misure cautelari previste dal codice di procedura penale, a protezione della vittima di reato, quali l’allontanamento dalla casa familiare ex art. 282-bis c.p.p. e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, ex art. 282-ter c.p.p., create e modellate ad hoc per evitare il reiterarsi dell’azione criminosa e scongiurare ulteriori aggressioni all’integrità psico - fisica della persona offesa.
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